22 novembre 2011

Se gli "sticazzi" sono troppi..

Ho in testa tanti bei post da vari giorni. E invece. E in ve ce. Sono stata risucchiata...da che? Non so. Dalla vita direi, dai pensieri, dallo stress. Animale tipico del XXI secolo. Donna, madre, lavoratrice etc etc... Fatto sta. Pare che a volte gli eventi mi rincorrano. Dico mi prendo un giorno, una mattinata, un momento. Poi invece succede questo e poi quello. E il momento non c'è. E sto un pó annaspando...ecco. Poi mi dico che sono lamentosa, rimetto il mio miglior sorriso e vado avanti. Poi capita un'altra cosa. E cosí.. Sono nervosa, e insofferente. Ma ecco qui. C'è stato un concorso, e io l'ho fatto. Sulle forze, studiando nei buchi, cercando di non sacrificare il mio tempo di mamma. E non è andato male, ma non l'ho vinto. Perchè si sa come vanno le cose. E lo sapevo prima di farlo. E intanto io lavoro gratis. E quello che doveva essere un contratto tappabuchi di sei mesi (che ce ne sta mettendo oltre i quattro per partire) è diventata l'unica cosa che ho. E si sa che in Italia è difficile fare ricerca. E che i precari hanno una vita difficile. Lo sa anche il mio ex prof quando mi dice di parlare col figlio impegnato in politica che peró è diventato ricercatore nel mio dipartimento al posto mio per esempio. Ma cmq...io resisto per amore di questo lavoro, ma ci sono giorni che proprio... E poi c'è che Edo non stava benissimo, e abbiamo fatto delle analisi. E ecco, è celiaco. Al 100%. E c'è di peggio, senz'altro. Peró c'è anche il niente. Il liscio. Il tranquillo. Ma poi va bene cosí.. Tante altre cose di cui voglio scrivere vanno alla grande. Arriverà il momento in cui gli sticazzi da dire saranno di meno. Ma oggi ... Ancora no.

16 novembre 2011

Del procrastinare..ovvero io e la palestra

Tempo fa ho scritto un post sui buoni propositi..e sembrava tutta una cosa positiva...ma devo confessare che c'è un lato oscuro che mi fa nascondere dietro liste e liste di cosa faró tutto quello che proprio non ho voglia di fare adesso. Ad esempio ora io dovrei essere in palestra. Lo dovrei a me stessa, visto che è con me che prendo continuamente questi impegni che poi mon mantengo..e invece? Sono in salone, a casa, a scrivere... Beh in realtà io sto aspettando che si asciughi lo smalto. Ecco si. E quindi non posso uscire. E quindi ormai é tardi. Mannaggia, non sono riuscita ad andare in palestra manco oggi. Allora peró aspetta, adesso programmo la settimana, anzi il mese perchè vedi? Ho un sacco di altri giorni in cui andare ! E quindi non importa se oggi non ci sono proprio riuscita ad andare...poi senti, in fondo..ma vai sempre di corsa, ti potrai pure concedere un giorno di calma in cui perdi anche un pó di tempo, no????

Ecco...le conversazioni tra me e me stessa...lo sviluppo pratico del concetto un colpo al cerchio e uno alla botte, e anche della follia e della psichiatria certo, ma che c'entra?

Comunque... La palestra é davvero il mio punto debole...hai voglia ad analizzare eh...ma proprio non ne vengo a capo. Eppure in passato ho avuto dei periodi di radiosa vita sportiva...poi i figli, le corse, la stanchezza...forse non trovo una cosa che mi piace davvero..poi ho poco tempo...E ogni volta capita (o onestamente dovrei dire che faccio capitare) qualcosa che proprio mi impedisce di avere quella costanza minima...rapporto disastroso, fallimentare. Aggravato da tentativi maldestri e autolesionisti. Tipo? La ginnastica posturale. Si ok, avevo sbagliato orario. Io volevo fare pilates. Ma quella volta non ho colto la palla al balzo per non andare, ero lì e sono rimasta. Per carità, un culo come un paiolo eh. Mica ginnastica dolce, tutti esercizi isometrici...anche efficacissimi. Peró...età media over 50...e perchè c'ero io che la abbassavo notevolmente... Musica da camera... E niente, mi sono ricordata di quella ginnastica che faceva mia madre qualche tempo fa nella palestra delle elementari...quella dolce, appunto. Così ieri sono passata da un mio amico e ho fatto tardi e la lezione di posturale l'ho saltata ( lo so, su questo mi darete tutti ragione...e la prossima volta provo fit boxe che quando ero giovane mi divertivo un sacco) oggi tra una cosa e l'altra...poi devo ancora compilare il censimento...vuoi scherzare??? Vado.

15 novembre 2011

Evviva i colori!

Il mondo è bello perchè è vario, e io credo in questa frase così tanto... È incredibile quanti colori e sfumature ci siano intorno a noi, e se apriamo gli occhi e osserviamo non potremmo che restarne incantati, ipnotizzati, elettrizzati. Dalla vita. Dalle persone. Dalle emozioni. Una chiacchierata al tramonto. Una telefonata della mia amica piú pazza che ancora una volta si è incasinata la vita in modo irrecuperabile ma è felice. Mio figlio che mi racconta che l'altro giorno gli è caduta una lacrima sul suo disegno e per cancellarla ha bucato il quaderno. Una telefonata di mezz'ora con il mio ex marito per parlare di amici in difficoltà, di educazione, di emozioni. le emozioni. Perchè sono loro a muovere tutto. Perchè ti prendono l'umore, lo strapazzano e te lo restituiscono nuovo. Perchè ti regalano un sorriso o te lo tolgono. Perchè sono colori, che ti si appiccicano addosso e ti disegnano.

11 novembre 2011

Cosí è, semplice ed essenziale #2eurox10leggi

Non posso esimermi dallo scrivere questo post. Saró veloce, perchè senz'altro la cosa migliore è leggere qui di cosa sto parlando, ma io DEVO comunque scrivere due parole. Perchè? Perchè vivo in questo paese. Perchè questo paese è anche una società, di cui faccio parte. Perchè sono una donna. Perchè credo nell'individuo e nel potere che ognuno di noi ha di partecipare alla società, con le sue caratteristiche, di qualunque sesso egli sia. E quindi anche donna. Perchè le donne, si sa, hanno infinite risorse, e non è un clichè, ma un fatto. Scientifico. Potrei spiegarvi per filo e per segno perchè insieme al cromosoma x e alla capacità unica di dare la vita le donne hanno caratteristiche peculiari. Come anche gli uomini. E allora una società evoluta non puó non tenere conto di questo. Una società evoluta deve essere a misura di individuo, deve essere a misura donna. E cosí in tante ci siamo unite, per mettere insieme quelle leggi che secondo noi renderebbero la nostra società piú a nostra misura. E raccogliamo quote per comprare uno spazio e proporre le nostre leggi. E vale la pena dure la propria, e partecipare, ed esserci. Perchè è cosí che si fa, si sceglie e si partecipa. Il banner lo trovate qui a destra, coraggio..lasciate un'impronta.

L'evoluzione dell'edo-linguaggio...e del mio "riconoscimento professionale"

All'incirca a tre anni, e fino ai quattro avanzati, la conversazione era piú o meno questa:
Edo: mamma come si chiama il lavoro di papà?
Io: avvocato
Edo: avvocato!
Poi..
-mamma e come si chiama il tuo lavoro?
-biologa
-bioccola!!
Che, provate a dirlo come se aveste tre anni, suona piú o meno come broccola...
Ecco, mia mamma fa la bioccola! ...evvai O.o
Edo mi ha chiesto spesso cosa faccio, e io mi diverto a raccontarglielo, è bello vedere come estasiato mi dice "mamma ma tu sai tutto sul corpo umano!". Ed è venuto tante volte nel mio laboratorio, ha fatto il tifo per i miei topini chiedendomi ogni giorno come fosse la loro salute...è un bambino curioso e interagire con lui dà grande soddisfazione.
Ma il massimo è stato ieri sera
-mamma! Devo dirti una cosa bellissima! Sai? Oggi abbiamo cominciato scienze!
-davvero? Che bello! E che avete fatto?
-le piante. E sai mamma? La maestra ci ha detto cosa è la scienza e io ho alzato la mano e ho detto 'mia mamma è una scienziata!' e la maestra mi ha detto 'ah si?' e io ' si! Perchè fa gli esperimenti!'
Mi sono quasi commossa....
Poi...
-mamma cosa sono gli esperimenti?
O.o

4 novembre 2011

Incontri di gruppo:mamme stressate, calzini e mutande

Ieri sera alla scuola di lulú hanno organizzato un favoloso incontro con una psicologa, il primo di una serie. Un momento soprattutto di confronto per i genitori, con la presenza di una persona "speciale". Ottimo. Ci sono andata convinta, amo partecipare a queste cose perché credo che il confronto sia una risorsa inesauribile per una mamma. Ed è andata alla grande. E ci siamo fatte un sacco di risate,descrivendo quei momenti critici in cui sbatteresti la testa (e possibilmente tuo/a figlio/a) al muro. E non ci siamo sentite sole, quando ognuna cominciava dicendo "saró una madre degenere, io credo di non avere un grande istinto materno ma.." e invece tutte la pensavamo allo stesso modo. E tra il serio e il semiserio, tra storie di chi ha un figlio che gli tira le cose addosso perchè non voleva cambiare città e chi ha una bambina che non vuole stare mai seduta, si è detto anche questo:
-ecco, io ho un problema con i calzini. Si, avete capito bene.perché F vuole solo i calzini di quel negozio lí, perchè non hanno la striscetta che sennó dice che le si infilano tra le dita e le danno fastidio, e ogni mattina è un incubo co sti calzini...perchè certo, mi vorrà dire qualcosa, io lo so, ma che mi vorrà dire? O.o
-invece C si cambia le mutande 5 volte al giorno. Si, lei a un certo unto si spoglia tutta, si mette li davanti al cassetto e sceglie...e lo fa 5 volte al giorno, e io non faccio in tempo neanche a lavargliele, non so come fare!! Sarà solo cosí fanatica?? *_*
Ecco...ascolti queste storie e ti diverti, perchè i bambini sono incredibili. E pensi anche che per fortuna lulú ancora no...andrebbe a dormire con i suoi stivali è vero, ma io non aspetto l'estate come la manna dal cielo al pensiero di togliere le calze!!
PS l'incontro è stato davvero interessante e magari ci scriveró un post, sull'educazione emozionale...

1 novembre 2011

Halloween con tintin, tre bambini e una benedizione

-Zia ceci? -si tesoro, dimmi.. - ma tu e Ale vi siete già sposati? - ehm..no. - ah. Ma volete fare i fidanzati per tutta la vita? O magari un giorno vi sposerete? -ecco...si, potrebbe essere che un giorno ci sposiamo.. -oh, io sarei proprio contenta se vi sposerete cosí ogni volta che vedo te io vedo anche lui che mi sta simpaticissimo!!
Ecco, mia nipote. Unico esempio nel popolo dei nani ad avere accolto con scetticismo il mio nuovo entourage familiare. Perchè lei non ci poteva proprio pensare 'che io e lo zio ci eravamo divisi'. E continuava a fare disegni dove c'era anche lui e a darmeli dicendo che poi lo tenevamo a turno. Cioè, i miei figli sono tranquilli e rilassati e chiedono al mio compagno di trasferirsi a casa nostra mentre mia nipote non se ne fa una ragione. Fino a ieri.
Galeotto fu Tintin. Abbiamo portato i bimbi al cinema. Adoro farlo. Me li carico tutti e tre (figli e nipote) in macchina e via, pop corn giganti e filmone. Il giorno di halloween la variazione sul tema è stata la presenza di Lui. Mia nipote non faceva che chiedere informazioni ai miei figli su "l'innamorato della zia ceci" , anche se già lo aveva incontrato, ma lo aveva sempre guardato con una certa diffidenza. Peró poi c'è stato il cinema. Scene buie, inseguimenti, un pó di paura. E cosí la donzella spaventata è corsa tra le braccia del galantuomo di turno e lí ha trovato consolazione. Conquistata, come da copione. Gliel'ha anche confessato poi 'sai, prima mi stavi un pó antipatico ma adesso mi stai simpaticissimo perchè mi hai consolata quando avevo paura!' Elementare, watson.

Spicchi di tempo

Le mie giornate e la mia vita sono frenetiche, e cosí riesco a ritagliarmi dei momenti in cui dedicarmi a quelle cose che non si dovrebbero mai lasciare andare...una chiacchiera con un amico, un bagno caldo, la lotta con i miei bambini, un buon libro, i miei pensieri, momenti di silenzio col naso sul suo petto, un massaggio...perchè sono quelle cose che danno un senso a tutto il resto, quelle che ti aiutano a dare un peso, e a mantenere la tua dimensione. Ecco, sono giorni in cui io questo tempo non ce l'ho. Perchè quei momenti lí, quelli in cui tiri il fiato e ti fermi per sciogliere i pensieri li sto usando per studiare, a bomba, senza sosta, per un esame che potrebbe essere un'occasione irripetibile. E così ho temuto di aver dimenticato una data importante, e di essere stata assente, anche solo col pensiero. Ho mischiato impegni diversi e dato appuntamenti inesistenti. Ho fatto sogni improbabili. E sono stata intrattabile. E umorale. Ma passerà...l'importante è sapere che mi manca quel tempo, e che non voglio farne a meno. Quindi torno presto eh, che va bene correre ma poi si deve arrivare, e fermarsi a respirare e godersi il panorama.

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