26 aprile 2012

Edipo, Amleto e vari altri generatori di dubbio, ossia quando ungenitore non sa che pesci prendere



Sono giornate difficili, molti di voi lo sanno. Giorni in cui tante domande si infilano nella testa e nel cuore e per quanto cerchi di metterle in fila e trovare un capo e una coda , non ce la puoi fare. Perchè essere genitori è anche questo. Ed essere genitori separati forse lo è di più? Perchè c'è che non compensi, di fondo. Che non ti metti tutti  a tavola e se è necessario affronti un discorso, così, se si creano le giuste condizioni. Che non c'è il momento jolly coccole/lettone/tv che riappacifica tutti i cuori e gli animi. Invece c'è il telefono. Con i lacrimoni dall'altro alto della cornetta che per quanto parli non si asciugano mai, e la mano non puoi allungarla. Ci sono chiacchiere a mozzichi, in una pausa pranzo, in un momento serale, raramente estemporanee. E sono valide eh. perchè io e il mio ex siamo stati in grado di preservare questo: la coogenitorialità. Siamo genitori, insieme. Ed è bello. E i nani lo sanno, perchè respirano un'aria serena e di affetto. perchè per loro è normale chiederci di fare cose tutti e 5 (anche con Lui, si) che tanto non c'è niente di strano. perchè per loro è normale dirci come si sentono e sapere che mamma e papà parlano e dire all'uno o all'altra è uguale. Ma nonostante questo, nonostante questo ci sono due case e due mondi. Diversi. E quella diversità non ha una zona di tregua, comune. E forse questo è il problema. Non c'è una camera di decompensazione. Non c'è. E così succede che una bambina di 4 anni, vivace, spigliata, frenetica, sorridente e testarda e determinata a un certo punto decide che quel papà non va mica tanto bene. Che lui c'è poco. Che quando c'è forse non è tanto a sua misura. Che tutto sommato la mamma è meglio. Che lei dal papà tutti quei giorni non ci vuole stare, sono troppi. E allora tu la guardi, la ascolti, la abbracci e inizi a pensare. A chiedere. a te stessa. al papà. alla psicologa. all'amica psicologa dell'età evolutiva. a Lui.  a tua madre. alle amiche. Perchè non sai cosa si fa. Non sai come si fa. Hai imparato che con i bambini é importante avere un po' di rigidità. Perchè loro hanno bisogno di regole. Di binari, su cui camminare. In cui imparare a muoversi. Di certezze, o almeno di punti fermi. Che sono la mamma e il papà a doverglieli dare quei punti fermi. E se ne smonti uno ce ne devono essere altri. E se a un certo punto della loro vita tu prendi la famiglia x come loro la conoscono e la dividi nei singoli componenti e la ricomponi in un modo nuovo, diverso, lo devi fare con grande cura. Devi creare qualcosa di nuovo. Di altrettanto stabile. Con delle regole nuove. Con coerenza. Con fedeltà. Senza promesse non mantenute. Senza chiacchiere. Con fatti. Con alternative, reali. E affidabili. E non è stato facile. Con un uomo che ha infranto la regola dell'affidabilità alla prima occasione. Perchè lui non ci riesce. È un bravo papà, quando c'è. E ama i suoi figli follemente. Ma purtroppo è vittima sacrificale del suo lavoro. Non so se dell'amore per quel lavoro, io non l'ho ancora capito. Senz'altro di quegli ingranaggi. Ci sta dentro fino al colo. C'è quello sopra ogni altra cosa. E lo so che scatenerò qualche espressione di stizza, ma la mia non è una polemica da donnetta. Io amo il mio lavoro moltissimo e sono anche (stata) molto ambiziosa a riguardo. Quindi non sono contro la dedizione lavorativa. MA bisogna avere il coraggio e l'onesta di dire a se stessi come stanno le cose, di dichiarare le proprie priorità, e poi operare delle scelte. E lui, che ama i suoi figli moltissimo, non sa dedicare a loro un tempo giusto, perchè i ritagli del suo lavoro non sono un tempo giusto per loro. Perchè non è nè la mattina e nè la sera. Perchè non c'é mai un pomeriggio, mai. E così i nani passano il loro tempo con i nonni, non due nonni sprint, ma due nonni parecchio Old fashion. E si, sono la sua ex moglie e sicuramente c'è un vizio più che di forma di sostanza nei miei giudizi su di loro, ma fidatevi, la verità non è troppo lontana ( e tra parentesi in quanto miei lettori dovreste essere dalla mia parte, non l'avete letto nel regolamento del blog?? ;pp.) fatto sta, che stavolta ho divagato parecchissimo, che lui la sera torna tardi. E mettici che per una serie di motivi lui si è dedicato un po' di più al piccolo Edo, che si sa è un maschietto e aveva proprio bisogno di creare un rapporto col papà. Aggiungici che lui è come dire? Un uomo un po' vecchio stampo, un po' tanto ( non perdete tempo a chiedervi perchè mai
Io l'ho sposato, come fanno tutti tanto la risposta esatta non c'è...ecco) e non è propriamente un moderno compagnone di giochi. Insomma, a Edo aveva insegnato il rigoletto e a lulu chi era l'etoile del bolshoi. Tutte queste cose insieme fanno più o meno si che luli lo abbia giudicato poco idoneo a un certo punto. E che, coerentemente col suo carattere deciso e tutto d'un pezzo abbia deciso di andare oltre. Tipo: preferisco stare con mamma. Che è ovvio che non è cosa possibile. Manco un adulto ci riesce un altro po', figuriamoci una nana, femmina poi. E quindi poi ci ripensa. È combattuta. E nel mezzo ci siamo noi. I punti fermi. Che non sappiamo che pesci prendere. Che non la puoi costringere a stare col papà. Che però poi se ci ripensa che fai? Era meglio insistere? E ieri è andata così. E lei è tornata da me ( il fratello no che non posso manco pensare di dire a lui scegli da chi andare tipo a chi vuoi più bene..). E poi peró io l'ho dovuta sgridare ( che ha interpretato il bianco del frigorifero come un'invitante tela da pittore, e lei era il pittore ovvio) e allora lo sconforto l'ha assalita. E i lacrimoni tra un vojo papi e un volevo dommire da papà, sembravano non finire più. E io per un attimo mi sono sentita persa. E ora mi chiedo: che si fa?
Aiut


23 aprile 2012

quasi quasi..



c'è che a me piace lo shopping...maddai??? si certo. ma quello per le persone. per me. per i bambini. ad esempio non troppo quello per la casa tutto sommato. o meglio, anche si -che sono onesta mi piace comprare in generale- ma meno. molto meno. tra un lampadario e un paio di scarpe non ho dubbio alcuno. ma anche tra una tenda e un profumo eh. Insomma, avete capito. E mi piace scegliere le cose, osservare le tendenze e seguirle. Sono una gran criticona anche, e non vi nascondo che un passatempo che adoro è starmene con Lui (che è mooolto peggio di me, e in più lavora nel settore abbigliamento ecchetelodicoafà) a guardare la gente che passa e dare libero sfogo a quei pensieri che non, perchè poi sei politically scorrect, quelle cose insomma che a un bambino gli tappi la bocca perchè non si dice. E ce n'è di materiale eh, eccome se ce n'è. Che io non capisco proprio perchè a un certo punto è come se alcune persone abbandonassero completamente la cura di sè. Ma perchè??


































Perchè?? perchè i mutandoni della nonna a 30 anni? perchè mai dico MAI un filo di trucco? perchè la sciatteria, la trascuratezza??? Io non la capisco. Non l'ho mai capita. sarò malata, ossessiva-compulsiva nella mania di abbinare le cose, di essere sempre  a posto dalla testa ai piedi, non lo so. Che poi lo faccio per me eh, mi fa piacere. Non per il mio compagno. non se sono a caccia. A prescindere. Mi piace metterci attenzione. Nella cura dei dettagli. Anche se non ho voglia di pensarci troppo e mi infilo un jeans e una maglietta. ma con gusto. No perchè qui c'è un'invasione invece. Il cattivo gusto impera. Parliamone. Vedo cose che voi umani... e allora mi è venuto in mente un progetto altruista. Di quelli che danno un senso alla tua vita insomma. Iniziare una rubrica "fashion" a 360°. Così, giusto nella speranza che qualcuno si faccia una domanda...e si dia anche una risposta (e magari chissà, anche il mio ex marito smetterà di usare mia figlia tipo tavolozza nella ricerca dell'accoppiamento perfetto ;)) ...che ne dite??



19 aprile 2012

Il tempo estensibile e la relatività.


Bella fregatura tutta la questione dei neutrini. Ora io dovrei masticare di fisica, un pochino. Ma invece... Comunque la questione annosa è se il tempo sia relativo o no? E allora io anche dico, è estensibile? No? E perchè no? Che così io avrei risolto buona parte dei miei problemi. Si che tempo fa ho visto questo film "in time" l'avete visto? Bello. Certo. Un po' di ansia mi è venuta..Non vorrei rovinarvi la sorpresa ma il concetto è semplice, siamo  a scadenza e si corre continuamente cercando di guadagnare tempo, per rimandare la scadenza. L'azzeramento. O almeno così fanno i poveri. I ricchi invece c'hanno tempo da perdere. Vabbè si, lo ammetto, parecchio semplicistico questo mio riassunto. E in fondo non troppo coerente col concetto base del mio post. E' che io ho sempre la sensazione di essere un criceto nella ruota. Avete presente? Quello che corre corre corre e non si ferma mai?? Ecco si...che poi ci ho scritto vari post ...Oddio, sarò ripetitiva?? vabbè, repetita iuvant... Comunque (sto post mi sembra ancora più caotico del solito, perdonatemi, probabilmente ho bisogno di una vacanza, ma va??? ;)) il fatto è che io poi mi sono svegliata con questo pensiero, o meglio non un pensiero vero e proprio, mi sono svegliata facendo calcoli. Esatto. Calcolando esattamente il tempo che io ho a disposizione della mia settimana. No perchè io mi scervello continuamenet nel tentativo di incastarre tutto tutto. E non ci riecso mai. Ma mai mai. Per esempio, la palestra. E si lo so che tra di voi c'è chi dirà che è una scusa, che in realtà io non ci vado perchè non mi va (PRRRRR) ma vi dico, spesso io non faccio in tempo. E poi ci sono le cose della natuarle sopravvivenza, tipo: spesa-visitemediche-banca-posta-amici-eccetera. E quelle della buona sopravvivenza, tipo questo blog. Quelle cose che ti rendono la vita colorata. Quelle che ami fare. Che ti scaldano il cuore. Quelle che non è un dovere. Non sono utili per forza. Quelle che insomma puntualmente finiscono in fondo alla lista e vengono messe da parte. Ma poi, senza quelle, dico io, che vita è? E allora ci vorrebbe il part time del dovere. Cioè si assolve alla propria funzione di pedina socialmente utile in un tempo limitato, tipo:8:30-14.30?? poi c'è il resto del tempo. Per essere quello che ti va. Per giocare, ridere, perdere tempo. Per vivere, rumorosamente, sguaiatamente, in modo disordinato e colorato. Ecco, io voglio quel tempo lì, ora.



PS oggi esco prima e vado a farmi una passeggiata cercando vestitini alle vendita di beneficenza, tiè

http://www.flickr.com/photos/beth19/4721798240/

18 aprile 2012

...e se poi si rompono le uova?



capita. capita di trovarsi in situazioni che sembrano lisce e tranquille, einvece. A me succede almeno. E mi capita con persone a cui magari tengo anche. Che dici una cosa che per te è A. Quella capisce B. e allora cerchi di spiegare. E fai peggio. E a un certo punto ti ritrovi ingarbugliata in discorsi, frasi e umori che...ma come ci siamo arrivati a questo punto?? Uff. E allora? L'altro giorno a questo proposito ho rispedito dritte dritte al mio cervello diverse battute, osservazioni, pensieri. Che se li avessi detti chissà, magari avrei rotto un equilibrio.  O forse no. E ho scritto questa cosa su twitter, che sono diventata una di quelle che ci pensa e ci ripensa e poi alla fine chissà sta anche zitta. E gli uomini a un certo punto mi hanno eletta donna ideale, e molti forse l 'hanno presa come una nota positiva, ma io invece no. Nel senso. Amo la libertà di espressione. Amo la libertà in generale. L'idea che ognuno possa esprimere se stesso in tutti i colori e le forme che ha. Senza schemi. Senza rigidità. Sono una di quelle che ritiene sacrosanta la sincerità, nel senso dell'assenza di vizio in un rapporto. Ci si dice quello che si pensa. e punto. Certo, fatto salvo il fondamentale diritto dei cazzi propri, ovvio. Senza mai costrizioni. Nè nelle cose offerte nè in quelle attese. o tutto crolla. E quando succede che si deve pensare troppo a cosa dire a me non piace . E quando ti accorgi che c'è un qualcosa che ti tiene, anche se è sottile, trasparente, allora no. Che non è che ti preoccupi degli altri in modo sano. Ma è che temi di essere fraintesa. Di incrinare. E' che stare zitti sembra la scelta migliore.  Anche se la detesti. Perchè una parola potrebbe romperle tutte quelle uova che stanno lì. E allora poi lo sai, che anche un pezzetto di te andrebbe in frantumi, e dovresti ricucirlo. E non ti va. Ecco


12 aprile 2012

spirali

E' che non ci si dovrebbe stressare. Bisognerebbe mettere un punto. Darsi dei limiti. Rilassarsi. Si deve fare attività fisica, è fondamentale. E poi bisogna stare all'aria aperta. e camminare eh, passeggiare. Ad esempio andare  a piedi e non usare la macchina. Certo in centro c'è lo smog. Magari meglio camminare in mezzo al verde. Potresti venire con i mezzi anzichè con la macchina. certo però è lontano da casa tua eh. Devi per forza prendere la amcchina. ma quanto tempo passi in macchina?' Il problema è che fai una vita sedentaria. parcheggi così lontano? Beh certo ti servirebbe un parcheggio qui vicino. o magari dovresti cambiare casa. avvicinarti. e no certo, qui il giardino è impensabile. Manco un balcone, no. Eh però sei in centro. Poi nel week end puoi andare fuori. In campagna. Eh ma se non hai i soldi poi parti di che ti lamenti? Mica si può avere tutto. Devi fare delle rinunce. E la spesa? No al supermercato no. mangiare solo cose del supermercato fa male. Si deve fare la spesa biologica. Certo poi ci sono gli integratori. Meglio prenderli che oggi si sa negli alimenti c'è molto poco. E non mangiare grassi eh. Non magiare troppa carne rossa. Nè troppi carboidrati. Poi quelli bianchi, figuriamoci. SI SA che fanno male. Cucinare in modo sano. Mangiare spesso. Fare delle pause. Mica vorrai stare sempre sdeuta alla scrivania, davanti al pc? Fa malissimo. E poi quel telefonino. Sei iperattiva. Non ti concentri sulle cose. Sembri quei ragazzini con il deficit di attenzione. Lo vuoi mettere via? Si ma non nella tasca della giacca. Le radiazioni. No poi in quella dei jeans davanti. Diventi sterile. Anche a casa. Troppe onde elettromagnetiche. Scherzi? Gli elettrodomestici in standby sono terribili. Mai nella stanza da letto. Bisognerebbe disintossicarsi. Stare in campagna. Coltivare l'orto. Dedicare del tempo a se stessi. Ai propri hobbies. Ma che fai?? Il blog? La tavoletta grafica? La macchina fotografica? e dove lo trovi il tempo?? Ma pensa alle cose serie anzichè a queste stronzate!! Fai ripetizioni. Trovati un secondo lavoro. C'è la crisi. Bisogna lavorare. Devi farti un buon curriculum. Hai preso il dottorato? La specializzazione? Il concorso l'hai visto? Hai studiato? Poveri bambini però ci stai poco. Crescono in fretta eh, se non te li godi..in un attimo poi sono grandi. E il tempo è passato. Si ma devi dedicare un pò di tempo a te stessa. lascia i bambini e fai qualcosa per t. un massaggio. la palestra. E' importante sai, sennò come fai? poi scoppi. E con le amiche non ci esci mai?? Certo stai sempre con lui. scusa lascia i bambini e e sci, no? Li lasci a tua madre! Eh ma a tua madre non chiedi troppo? Hai quasi quarant'anni e ancora ti appoggi a lei. L'autonomia!! E lui? Che fa esce? E ti lascia sola? Eh ma dovreste stare del tempo voi due. etc etc etc
Avete assistito alla spirale di pensieri (suggeriti e non) che si svolge quasi quotidianamente intorno e dentro di me. Tutto e il contrario di tutto. Perchè il mondo è bello perchè è vario. e quindi, please, lasciate che ognuno si faccia allegramente i cazzi che preferisce. Punto. Stop.
Consigliatemi pure una cura. Anche se,come mi ha suggerito una twittera, tanto nessuno muore sano.




10 aprile 2012

quando l'evoluzione fa un passo falso, ovvero la coda delle donne e un' #ideaperlemamme



E quindi c'è questa cosa favolosa delle ideeperlemamme, che la mia carissssssima collegaamicablogger mammachetesta ha lanciato , e io mi ci butto dentro con tutte le scarpe. Il fatto poi è che io, si sa, sono donna di scienza. E quindi ve lo premetto, non vi aspettate certo un'idea così, banale o di facile realizzazione. La mia è complessa e impossibile, ma proprio per questo geniale (modestamente eh). E lascia spazio alle più alte riflessione antropologiche e scientifiche. Nasce spontanemante una domanda: ma la coda, perchè è scomparsa?
Cioè voi riflettete bene...e visualizzate un'immagine a caso di donna (se con figli viene meglio). no dico, non vi accorgete che c'è qualcosa che manca?? Dai su, giochiamo a trova l'errore...la coda! no dico, LA CODA!! Dove è??? per quale arcano e assurdo motivo non c'è???
Leggete qui e ditemi voi perchè mai noi umani l'abbiamo persa. Cioè voi avete presenti quelle scene tipiche di donna con passeggino, nano urlante, borsa, borsa del nano, borsa della spesa e , al massimo della sfiga, pioggia e ombrello?? Noo??? Beh vi dirò, come madre single (x un bel pò e in età nani pluriaccessoriati) ci sono state volte in cui quasi quasi ho pianto. Sono arrivata a caricare due figli dormienti nello stesso passeggino uno sopra l'altro, attaccando alla maniglia il pc e la mia borsa e portando al spesa sui polsi...e quando dovevo aprire il cancello?? No parliamone...credete davvero che la coda io l'avrei tanto disdegnata?? e per cosa?? Per un motivo estetico?? No, e che io sono una bella vittima della moda eh, si sa...ma credo che avrei potuto sicuramente trovare un modo di accessoriare la coda, e renderla estremamente fashion. Oltre che comoda. pratica. utile. Geniale.
Ditemi donne, non siete d'accordo??
Quindi io lancio questa idea per le mamme...inventiamo un modo per invertire l'evoluzione e riprendiamoci la coda!!!
Non siete forse d'accordo???


evviva le mamme!!!


7 aprile 2012

WISHLIST...ma 10 cose sono poche

E' stato il mio compleanno. E lo sapete. E proprio nel giorno del mio compleanno, in modo del tutto sponatneo (ahahahah) come si può evincere dal mio commento al suo post, la mia favolosa amica @mamamjewel mi ha "invitata" a fare la mia lista dei desideri.
E siete avvisati, dieci non bastano.
Perchè io sono la donna delle novità. Cioè datemi al possibilità di iniziare una cosa nuova, di cambiare qualcosa, di inventarmi una novità, di rivoluzionare, e mi fate felice. Strafelice. Potete quindi immaginare quanto io possa amare l'idea di cose nuove. Dello shopping. E' una malattia, lo so. Ma io ne ho parecchie, e voi lo sapete ma mi volete bene lo stesso. Quindi vi dirò quali e quante cose fanno parte dei miei maggiori desideri ORA.
(Alcune cose le ho avute per il mio compleanno, ma ve le elenco lo stesso per dovere di cronaca).
Quindi:

1.

ovviamente una cabina armadio, lo sapete! 

2. 

la tavoletta grafica Bamboo, nella speranza che io possa riprendere  a disegnare (quanto mi piaceva..)

3. il cuore di Tiffany



4. un buono illimitato da Sephora 


(e mia mamma splendida me ne ha regalato uno molto poco limitato ;))

5 I sandali di Stuart Weitzman


6 l'obiettivo per la mia favolosa Nikon 

(e questo me lo ha regalato Lui... ;)))))

7. la Neverfull di Louis Vuitton




8. un viaggio a New York



9. un luuuungo week end in una Spa (che doveva essere per la laurea, poi per il matrimonio, poi per il primo figlio, poi per il dottorato, poi per il sceondo figlio...insomma Sto ancora aspettando O.o)



10. l'anello veleno di Pomellato...


11... oopsss, dovevano essere 10, vero??? lo sapevo io che non bastavano...
però ve lo devo dire, il regalo più grande sarebbe: UN CLONE!!!! ahahhaha un'altra me a cui sbolognare la metà delle cose per avere il doppio del tempo!!! Dai, almeno questo me lo potreste regalare, no???
però ci tengo a precisare eh...che nella vita mica sono queste le cose che contano...ah no???  ;PPPPPP


postpost: devo passare questo favoloso regalo...e allora, eccole qui, le fortunate bloggers :
ENJOY!!! 

5 aprile 2012

è primavera, e si sa che si va in giro

pare che a Pasqua pioverà...ettepareva
Ma intanto noi con la primavera usciamo.
e si va al mare, più spesso che si può.
si gioca  a palla


si scava nella sabbia


e nella borsa di mamma



e...guardate un pò! edo si allaccia le scarpe da solo....orgogliodimamma ;)




2 aprile 2012

passeggiando tra i mostri: BOMARZO

ecco, pare che finalmente sia arrivata la primavera. che è la mai stagione preferita. forse perchè in fondo è un pò di tutto, c'è spazio per giacca di pelle, sciarpa al collo e stivali leggeri ma anche per la canotta e gli occhialoni da sole, e tutto insieme fa quel look sò scesa appena dalla moto per venire al mare perchè fa caldo che io adoro. Si, volendo fare psicologia spicciola, grazie al cavolo che mi piace la primavera, e che v'aspettavate??? Comunque fatto sta che per me, a Roma, primavera vuol dire sole e gita. qua e là, tra mare e campagna. Con la macchina fotografica la collo, e quel numero variabile di starti di vestiti che via via che si alza il sole ti togli. 
E così noi ce ne siamo nadati, per esempio, a Bomarzo.
Deciso all'ultimo minuto, imbustati due panini al volo (compresi quelli gluten free per il nano celiaco) e partiti.
E questo è il risultato.
Le corse nel prato col panino in mano


la passegiata tra i fiori e i mostri del parco





poi...ahem...non si può salire sui monumneti, ho dteto scendeteeeeeeeee!!!! (ma intanto scatto eprò, ceh faccio non scatto???? -si lo so, sono una madre diseducativa in se...)





e che figata la casa storta?? e lì si può entrare e sembra che cadrai da un moneto all'altro!!

e la famosa bocca che ci si può entrare dentro e tu sei piiccolo piccoloooo







insomma, io ve lo consiglio. C'è anche la zona attrezzata con i giochi, e se è una bella giornata vi sdraiate in mezzo al prato e per fortuna a fine giornata passa il custode a dirvi di andarvene o magari vi si scordavano lì!!


PS Nessun mostro è stato maltrattato per la realizzazione di questo post. Soprattutto da parte di quei due nani che compaiono ogni tanto.
PPS Non vi fate impressionare dalla borsa sulle spalle di Lui eh, io portavo la macchina fotografica!!!

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