21 dicembre 2012

IO L'HO FATTO, ma non chiedetemi perchè please



IL CONCORSONE. Ne parlano tutti, anzi ne hanno parlato tutti fino a due giorni fa. polemiche, giuste, sbagliate. Toni amari. Soliti discorsi. Se non sapete cosa è è il mega concorso docenti con cui il ministro Profumo recluterà 11500 insegnanti in barba alla graduatorie, alla frequentazione della SSIS a patto che si abbia una laurea abilitante conseguita entro un certo anno. Polemica. Giusta, probabilmente. Ma ricordiamoci che 11500 altri posti verranno pescati dalle graduatorie e quindi questa potrebbe essere un'opportunità per chi è non ben posizionato di fare un bel salto ed essere salvato dal precariato con un concorso. Ma ci sono tanti altri motivi di polemica, soprattutto perchè la prima prova preselettiva, che ha tagliato fuori il 66% dei partecipanti, non era attinente, era assurda e bla bla.
E io vi dico la mia.
Premetto che ho una mentalità scientifica con capacità logico deduttive altamente sviluppate. Che sono abituata a studiare. Che nella mia carriera ho fatto vari concorsi.
Io ho fatto anche questo. Non chiedetemi perchè, non lo so. Perchè quando fare il lavoro che ami e che sai fare è un continuo percorso a ostacoli e non c'è mai una luce, pensi che non provarle tutte sia folle. Ti senti in dovere, con la società, con te stessa, col tuo ruolo nella catena di montaggio, sei una madre, i tuoi genitori non sono eterni, il tuo compagno è un precario in una condizione surreale, non puoi non tentare.
Eppure.
Eppure tu sei incanalata nella carriera universitaria. Hai una cattedra in un corso di laurea magistrale in una dell università più prestigiose. Sei una ricercatrice che pubblica su riviste internazionali. Che parla ai congressi internazionali dove qualcuno si avvicina e in un inglese fluente ti fa i complimenti perchè segue il tuo lavoro che è interessante. Hai degli studenti ventenni  che porti alla laurea, presenti davanti ad una commissione a volte con fierezza a volte con un calcetto ben assestato nel sedere. Loro ti chiamano prof e alcuni ti guardano con occhi sognanti pensando che un giorno vorrebbero essere come te. E tu ami tutto questo. E tu lo fai con passione. E lo fai bene, perchè quando esci depressa convinta di aver fatto la peggior lezione della tua vita la studentessa migliore del corso viene  farti i complimenti perchè è stata una lezione interessantissima. Perchè dopo anni dalla fuga del tuo primo studente che non ha retto alla tua esigente severità, scopri che lui è un brillante scienziato e ti dice che è solo grazie a te e a quei sei mesi. perchè ti viene un'idea , un'intuizione e poi ti accorgi che è da sempre che clinicamente si fa una cosa senza chiedersi il perchè e quella cosa e quel perchè sono quelli a cui tu stai  cercando di risponere.
Eppure tu il 17 dicembre alle 17.30 ti sei seduta davanti ad un pc in un'auletta di informatca di un liceo della periferia romana per rispondere a 50 domande che  a tuo parere dessero in fondo una valutazione di quella che tu consideri capacità intellettiva, capacità di elaborare, dedurre informazioni, dare risposte. Insieme a persone tanto lontane da te tu hai affrontato quella famosa prova. E l'hai superata. A pieni voti. 1 errore. 2 domande non risposte perchè sei sempre molto esigente con te stessa e in assenza di certezza hai tralasciato, perchè la matematica non è un'opinione e sapevi che era meglio omettere che sbagliare.
Punteggio: 46,5/50.
Test terminato nella metà del tempo.
OK Cecilia, ti confermiamo che sei intelligente e la tua autostima è salva.
Si perchè io questo concorso lo faccio per la cattedra in scienze delle scuole medie. Le scuole medie.
E non ho ancora capito se possa essere una prospettiva migliore passarlo o essere bocciata.
Perchè cavolo, insegni all'università, hai passato il concorso da ricercatore al CNR risultando tra i primi 20 su 300 e non passi quello per le medie?
Ma anche: cazzo devi mollare tutto e andare a insegnare alle medie.
E io capisco che se un insegnante delle medie precario da anni leggesse questo post probabilmente si incazzerebbe. e in parte avrebbe ragione. perchè è vero che valutare la capacità logico deduttiva non è necessariamente un buon criterio per valutare un buon insegnante, ma a mio parere lo è per valutare appunto la capacità intellettiva. e se a un concorso del genere si iscrive CHIUNQUE, perchè non è fatto dai precari dell'istruzione ( e io che sono in lista per le supplenze e do ripetizioni perchè il mio precariato universitario non sempre mi paga un pò me ne sento parte) ma da tante persone che tentano perchè è il posto fisso,e se sei precario provi qualunque cosa. ecco io il concorso alle poste non lo farei..ma tendo ad essere selettiva, lo so.
Comunque, ora verrà il bello. Dovrò fare un down shifting della mia preparazione scientifica per poter affrontare i più disparati argomenti della matematica, la fisica, la geografia astronomica, le scienze , la medicina per saper rispondere a domande aperte tra un paio di mesi ma...voglio? Non lo so.
Al concorso qualcuno mi ha chiesto: sei già nella scuola? insegni? E al mio "ahem, in verità sono all'università" le reazioni sono state due: 1. l'occhio impietosito seguito da sguardo ammiccante e pacca sulla spalla 2. l'occhio incredulo e la domanda che ci fai qui?
 Non ho saputo rispondere.
Credetemi snob, l'idea di rinunciare alla carriera che amo per la scuola media è faticosa, parecchio.
Però complimenti Cecilia, sei stata brava pure questa volta, hai visto mai che nella vita...

2 commenti:

  1. Non sei snob! Hai studiato e lottato per il tuo futuro, e soprattutto ami profondamente quello che fai: è normale che fare un concorso per insegnare alle medie ti suoni un po' strano. Capisco i tuoi pensieri, e li sento vicinissimi perché mia sorella sta vivendo la stessa identica situazione. E' una strada difficile quella che hai scelto, ma si capisce così bene il tuo amore per la ricerca e per quello che studi e insegni, che sicuramente prima o poi riceverai tanto.
    Chissà, forse, dovesse capitarti di insegnare alle medie, potresti scoprire di amare anche quella professione. E il rapporto con i ragazzi, in quell'età così difficile. Non so. Per ora ti faccio i complimenti per il risultato e ti mando un abbraccio forte! Buon Natale!!!

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  2. Posso essere cinica? Posso? Vado?
    Non puoi paragonarti con i tuoi compagni di sventura, e il motivo lo citi tu stessa: sei più brava di loro, superiore alla media. Sennò col piffero, che staresti dove sei!
    Fa parte dell'amara realtà delle cose che non tutti si laureano col massimo, che c'è l'aurea mediocritas e che alle medie, quindi, ci vanno quelli che possono sperare di superare il concorso per le medie con una congrua votazione.
    Il fatto che tu sia un paio di gradini più su, a mio avviso, conferma che in Italia (per quanto limitata, parziale, addirittura ridicola, va') uno straccio di meritocrazia esiste pur sempre.
    E comunque: no, io non ci andrei alle medie. Per rispetto dei tuoi laureandi, oltre che per quello dell'amor proprio. Sei comunque stata encomiabile.

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