21 marzo 2012

La capacità di solitudine

è ovvio che io sia molto stressata in questo momento, che ci sono dei pensieri talmente ingombranti nella mia testa che faccio fatica  ad ignorarli, nonostante non abbiano granchè soluzione e lasciarli da parte sia l'unico modo per andare avanti. E quindi non so se sia per quello, o se invece è solo che la misura è colma. Mi chiedevo qualche sera fa, come funziona? C'è un limite entro il quale noi, il nostro cuore, il nostro fisico, la nostra testa, siamo disposti  a tollerare? Una capacità? Che poi a un certo punto raggiungi la misura e basta, da lì in avanti non se ne può più. Perchè io mi ci sento un pò così. Un pò come una che quel limite l'ha raggiunta e allora ha una capacità di tolleranza che è molto molto più bassa. Più bassa di quello che dovrebbe essere. Più bassa del necessario.
La mia capacità di solitudine ha raggiunto il limite. Ecco.
Crescere dei figli da soli è sfiancante. Non credete a chi vi racconta quanto entusiasmante sia avere i propri figli tutti per sè, perchè NON E' VERO. E' favoloso passare DEL tempo da soli con i propri figli. Quando hai del tempo in cui non sei solo. Quando hai del tempo in cui puoi recuperare energia. Quando sai che a un certo punto potrai dire "non ce la faccio" e qualcun altro arriverà a sostituirti. Quando potrai decidere di farti una doccia o semplicemente la pipì da sola. Quando potrai avere mal di testa, o la febbre, o una giornata storta. Ma se tu sei da sola, da sola davvero, non è bello. E' devastante. Perchè sei insostituibile. Perchè non c'è uno spazio per "un attimo, mamma non può, facciamo dopo, chiedilo a qualcun altro, sono in bagno" Tu devi esserci SEMPRE. Devi reggere a tutti i capricci, a tutte le urla e le lacrime, alle litigate, alla voce troppo alta, ai non mi va, agli ho bisogno. Devi coccolare quella con la febbre e tenerle la testa mentre vomita ma intanto pensare al'altro che fa i compiti e che si sente trascurato. Devi consolare nel cuore della notte e alzarti al primo suono della sveglia, e preparare la colazione, e i pranzi, e i vestiti, e non dimenticare nulla, perchè se non ci pensi tu non ci pensa nessun altro. E questo ti crea una sorta di nervo scoperto. perchè tutto quello che più desideri al mondo è una persona al tuo fianco. E' un tuo surrogato, un clone, un'alternativa, un sostegno.
E non te ne rendi conto subito. Perchè sei una che combatte, abituata a reggere nelle situazioni più difficili. Perchè non vuoi che i tuoi figli pensano che non li ami, non vuoi che si sentano difficili o faticosi. Perchè è così, e tu devi farcela.
Poi arriva la sera in cui non ti senti bene. In cui ti senti svenire  e spieghi a tuo figlio cosa fare se mamma si addormenta all'improvviso. E dopo quella volta ti accorgi che ogni tanto quella paura sottile di sentirti male quando sei sola con loro ti corre lungo la schiena, e ti fa sentire un pò meno forte, un pò meno sicura. E tu inizi ad essere più stanca, e poi ti accorgi che sei più nervosa. Ma tieni botta.
Poi la vita cambia. E oggi non sono più sola. E i figli sono miei, e la mamma è sempre la mamma, ma un appoggio ora ce l'ho. Non sono l'unica sopra i 120 cm ora.
E allora? Tutto risolto?
Ecco no. E' questa la parte strana, qui io mi interrogo sulla capacità. Perchè capita che Lui arrivi tardi, o che esca con i suoi amici, ancora rarissime volte. E quando tre mesi fa è venuto a vivere con noi io mi sono chiesta se non avrei sentito la mancanza del mio tempo da sola con i miei figli. Ma invece no. Invece succede che in quei momenti io di nuovo sprofondo nel nervosismo non al primissimo ma al terzo quarto momento di crisi si.. il fatto è che non sopporto più stare da sola. Mi sono resa conto che mi viene l'ansia, che mi sembra di non farcela, di non essere all'altezza. mi sembra di non poter più garantire ai miei figli una mamma comprensiva e paziente, ma invece offro solo una gallina isterica.
E' vero, chi condivide la mia vita, Lui e amici, non fanno che lodare la mia pazienza e la mia capacità di gestire tutto e bene. Lui non fa che ripetere ai miei figli che mamma eccezionale hanno. Ma io non la vedo. Spesso no. E mi chiedo se c'è un modo per recuperare. Per ricreare spazio sotto quella soglia. Se è solo un momento. Se è solo stanchezza.
Perchè poi si sa, chi va con lo zoppo impara a zoppicare. E i nani te lo insegnano, che un sorriso, un ti voglio bene e cinque minuti a tutto volume sono come un colpo di spugna, e si riazzera tutto. E tu ti chiedi come hai potuto pensarlo, di non reggerli, di volerli zitti e dormienti. Almeno fino al prossimo capriccio...




13 commenti:

  1. Io mi sento come te. E non ho figli. Quindi cosa posso dirti? Che tu sei nella pura e sacra normalità di una donna che è stanca, semplicemente, e ha paura di non arrivare. Io invece sono proprio il caso umano. Ma magari le forze POI verranno. Ti abbraccio,e..che bello che c'è LUI, e vive con voi!:-)

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    1. Siamo un pò tutte dei casi umani, a periodi, e delle donne forti e coraggiose in altri. E si, in fondo credo che le forze arriveranno, perchè tutto passa...sempre. Grazie :))

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  2. Non serve che io dica la mia vero?
    Lo sai che per lo più sono sola.
    ed io lo so.
    Ed è uno schiaffo in faccia quando lo notano anche gli altri.
    Perchè è reale.
    Detto questo (e mo basta che mi faccio tristezza da sola) dopiamoci di caffè, red bull ed energizzanti vari ed eventuali.
    E ricordati che appena ci incontriamo andiamo ad ubriacarci insieme e rideremo fino alle lacrime :-)

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  3. Gli eroi e le eroine non esistono.
    Siamo umani, siamo fatti di "ragione, sentimento e caos" per lo più caos.
    Ma questo non significa che ci arrenderemo.

    E uso il plurale anche se non ho figli.

    Un abbraccio

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  4. Nuooo, ti avevo scritto un commentone lunghissimo e m si e' cancellato! Va be', riproviamo!
    Quanta verità in queste tue parole, e quanto mi ci ritrovo, nonostante i vissuti siano diversi! Ho scritto un post www.misaryblog.it/ci-sono-giorni-in-cui-aspetti-larrivo-della-notte
    Se t va leggilo, perché credo che le brave mamme vivano di ansia e scleri, quelle meno brave non se li creano neanche!!!
    Poi un giorno arriva Lui , può starti vicina ma non può cambiare le paure che hai nei confronti dei tuoi figli...può convincerti a viverle con lui!
    E' sempre un piacere leggerti, cmq un GRANDE a Lui che si e' presi tutto il pacchetto family (senza le paure di oggi degli uomini) e un GRANDE a te che sei una mamma e donna con tutte le ansie e le paure a mamma e donna
    Baci

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  5. Ragazze che belle che siete..grazie. Di cuore. perchè lo so che capita a molte di sentirsi così, e spesso una nuvoletta l'ho vista passare anche nei vostri post. E leggervi qui e nei vostri blog è sempre una grande risorsa...davvero. Ah! e certo che l'ideale sarebbe organizzare un'ubriacatura sociale...ci facciamo un pensierino?? ;)

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  6. Quante cose vorrei scrivere ma faccio fatica ad ordinarle in pensieri che non siano confusi Pur non essendo sola quella sensazione di non poter staccare mai ultimamente mi sovrasta e mi sento orribile. Sapere che a volte può capitare mi rincuora. Grazie.

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    1. e tu non sei orribile, affatto. Grazie a te amica "francese", che l'importante poi è non essere sole :)

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  7. mi hai fatto piangere :P
    credimi se ti dico che "ti capisco"
    quando lo dicono a me ci credo sempre fin la, ma vorrei dirti qualcosa che veramente ti faccia sentire meno sola

    separata, figlia di separati
    a me NON doveva succedere ma è successo!
    così vivere e crescere da sola con mia figlia, da quando aveva un anno, è stata l’esperienza più dura della mia vita
    sicuramente i figli sono la cosa più bella del mondo, ma le mie spalle non erano così larghe per affrontare tutto
    trapiantata in un'altra regione, lontana dai miei genitori e tutti i ben pensanti provinciali che giudicavano
    e io li da sola con lei in braccio, quando aveva la febbre, quando cadeva, quando non dormiva, quando ha fatto l’inserimento al nido alla materna e a scuola, poi il dentista, in ospedale dopo l’incidente schifoso a scuola, quando a capodanno fuori scoppiavano i botti…e tutto il resto del mondo faceva festa, io ero li
    non volevo una vita così! (lo penso tuttora) non volevo una figlia in queste condizioni, per crescerla da sola

    6 anni senza mai abbassare la guardia, come dici tu senza "nessuno che ti da il cambio", e poi... e poi le coliche dolorose
    sempre, ovunque, che per tutti erano solo un problema psicosomatico
    perché ero stanca, perché ero sola, e perchè ero frustrata (diceva lui) e vivevo solo in funzione di lei
    ma "sono solo mal di pancia" e quindi vai avanti, da sola..con lei che ti guarda e ti dice "mamma non essere triste, io sono qua"
    ................no comment
    adesso mi hanno diagnosticato il Crohn, e i miei mal di pancia sono legittimati
    adesso siamo cresciute e finalmente lei è abbastanza grande da farmi sentire meno sola

    un abbraccio sincero

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    1. e tu hai fatto commuovere me ;)) grazie..... e un abbraccio e un in bocca al lupo a te, forte fortissimo

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  8. Non so da dove cominciare.
    Da me, figlia di genitori separati quando avevo due anni. Che ho ancora l'unico regalo che mi hanno fatto insieme loro due. Che per Natale chiedevo di andare al Luna Park insieme a loro due. Che mia mamma si è sorbita tutto questo, ricominciando la sua vita in una città straniera, da sola. Con i suoi scleri, i suoi errori, il suo vittimismo, le sue ripicche. Con la sua dedizione, la sua forza, la sua capacità di sopravvivenza. Con i nostri litigi epocali, la nostra complicità a prescindere, il lettone che ci univa e il tragitto in autobus per raccontarci una vita diversa da quello che sarebbe successo in un film. Con i miei rimproveri impietosi e la sua onestà nel prenderseli.
    Da lei, mia mamma, che è cresciuta con me ed è sopravvissuta a tutto quello che ho fatto, anche alla mia adolescenza. Da lei che si è ricostruita una vita almeno 3 volte. Da lei che mi ha insegnato tantissimo, anche con il suo sfinimento, con i suoi scleri senza senso solo perchè era nervosa. Che mi ha insegnato a vivere, a sapere che la vita a volte ti si rivolta contro, che è meglio lottare, e che alcune cose potevano essere fatte in modo diverso. A lei che mi ha insegnato quanto si fa, per amore dei figli. QUanto si sbaglia, e quanto si manda giù.
    Ora che sono mamma, posso solo immaginare lo strazio e la fatica. Ma non ho mai dubitato delle sue capacità. Del fatto che abbia sempre fatto il meglio di quello che era in suo potere e anche qualcosa di più.
    Tu con tutta te stessa stai insegnando ai tuoi figli tantissimo, tutto quello che serve e di più.
    E si, c'è sempre un modo di recuperare. E no, non è solo stanchezza.
    E' il peso che hai avuto che ancora sta lì. E' la fatica che hai che si accumula. E' la complessità dell'amore per Lui e per Loro che ingarbuglia le carte.
    Ma Lui e Loro sono lì. Dentro e fuori di te. A seminare gioia. Non è sempre periodo di fioritura, l'importante però è che i semi siano sempre lì. E questo tu lo sai.
    Non sei perfetta. Non sono perfetta. Non è perfetto Lui e neanche Loro saranno perfetti per qualcun altro.
    Ma in tutta questa imperfezione c'è l'unico terreno su cui quella gioia fiorisce.
    Quindi ferma i pensieri, rallentali, lasciali da una parte. E fatti dare un abbraccio. Un bacio. Un disegno. Coccolati. Datti il tempo di far passare la tempesta e di riabituarti ad essere in due sopra i 120cm. Che alcune ferite hanno bisogno di molto tempo per non aver bisogno di cure.
    Ecco. Confusa, ma spero si capisca qualcosa! :)

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    1. le tue parole mi hanno commossa e scaldato il cuore...grazie, grazie davvero.

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  9. scusa per il ritardo ma sono arrivata <3
    ho letto senza fermarmi le tue parole e ti dico che sei normale, molto più di quanto credi. Io adoro stare sola e crogiolarmi nella solitudine, ma solo a volte. Altre volte vedo tutto nero e mi chiedo se la mia vita è tutta al rovescio. La vita è così, non solo per te
    un abbraccio

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