31 maggio 2012

perchè amo quella due posti..

era il lontano 2000. l'anno in cui, dopo 8 anni di indissolubile amicizia io e Lui ci siamo chiesti come sarebbe stato se (vabbè si, più io di Lui, ma questi sono inutili dettagli..). Il primo bacio, sfiorato. Il panico. Ma anche no. e che si fa, che non si fa. Quando una sera d'estate lui passa da me che ero in un pub con amici "esci un secondo". E la vedo lì. lei. Non so se perchè è un pò nata con noi. Se poi è con lei che siamo andati nella mia casa in campagna a scoprire come sarebbe stato se. Se è sui suoi sedili che abbiamo parlato fino alle 3 di mattina. riso, pianto. prima. e dopo. perchè lei è sopravvissuta al nostro lungo silenzio. e quando Lui si è riaffacciato nella mia vita dopo 8 lunghi anni, era sempre con lei. E ci sono state altre parole. altri sorrisi. Altre lacrime. In quello spazio troppo piccolo. In quell'aria troppo calda. Con le gocce di pioggia che ti scivolano dentro. E i vetri appannati. E le gambe quasi stese. E i sedili vicini vicini, che basta allungare la mano per toccarti. lei è un pezzo di noi. sembrerò stupida ma io ho uno strano rapporto con gli oggetti, ad alcuni di loro mi attacco come se dentro ci fossero pezzi della mia vita, di me. Sono ancore ai miei ricordi. porte per un tuffo in luoghi sicuri. E così è Lei. La Mazda mx5 Blu montego del 96. La Sua macchina. Quella da giovane e dannato, da uomo libero, fuori dagli schemi. Non gliela lascerei vendere per nulla la mondo.
E oggi l'ho guidata io. E' solo la seconda volta che lo faccio. E un pò sono sempre tesa, ma poi... è tutta lì, mi avvolge e mi coccola. lo ha sempre fatto. E sarà stato tutto questo, e il sole caldo di Roma, e la testa leggera perchè poi nella follia della vita certi eventi invece di appesantirti ti rendono più leggera perchè tutto sommato la vita va, e va bene così. sarà che d'un tratto sembra tutto relativo, forse semplicemnete perchè davvero lo è. Oggi io il viaggio me lo sono proprio goduto.



30 maggio 2012

pensieri sparsi e caotici...ma và?

Vorrei scrivere un post. ma non so bene cosa scriverci. Perchè le cose succedono, una dietro l'altra, e alla fine ti ci abitui un pò, al fatto che la tua vita è un insieme di scombinati casini e imprevisti in cui tu, tentando l'arte del funambolismo, cerchi di preservare un equilibrio precario con un sorriso da ebete ma in fondo vero, che tutto sommato il cuore ce l'hai al caldo. Perchè la vita è bella, e le persone intorno e dentro di te, con chi se ne va e chi resta, con gli scontri e li incontri, alla fine comunque ne vale sempre la pena. E' valsa ogni lacrima e ogni sospiro per arrivare fino a qui, anche se i momenti di apnea ti hanno fatto solo desiderare ardentemente un ossigeno che forse poi non arriverà mai così pieno e liscio, ma comunque tu sei andata avanti e se qui, e sei tu, e sei libera, soprattutto, di essere tutto ciò che vuoi, con chi vuoi, quando vuoi, e questo ti riempie il cuore.
E poi arriva ieri. E tu resti incollata davanti ad uno schermo che ti separa da una vita che non c'entra nulla con la tua. Una vita di rumore, panico, paura. E tu sei alla tua scrivania, e comunque è una giornata normale, di una normalità stonata. E loro sono di là. Sono, siete, persone che non ho neanche mai incontrato, ma con cui divido pensieri e cuore quasi ogni giorno. E state lì, in quel caos. In un momento in cui la vita vi è crollata addosso, in un secondo. e io non posso non pensarvi. e io non posso scrivere altro. E non posso non cercare tweets che dicano che siete in salvo. Non dirvi che vi penso. Non mandarvi abbracci virtuali. Che non servono a un cazzo. E che in mezzo a polemiche e assurdità di messaggi promozionali di orrido gusto, parate militari, sproloqui, sciacallaggio di un paese che sento sempre meno mio, rischiano di essere sciocche banalità di una che poi comunque la casa ferma sotto i piedi ce l'ha, e continua a preoccuparsi di cosa mettere la mattina e di che cosa per cena si sposi bene con la sua dieta. E allora non lo so, cosa scriverci in questo post. Che la vita va avanti. Che la forza che si può trovare in ognuno di noi è tanta e per fortuna conta più di un cazzo di stuolo di gente che sfila in nome di non si sa più bene cosa. E anche questo ha poco senso, come molte delle cose che girano nella mia testa. Che il sole torni presto, per tutti voi. Che i vostri bambini siano sereni e dimentichino in fretta la paura, o che non la sentano affatto. che voi dormiate notti serene. E che intorno a voi ci sia sempre sempre chi vi sappia tenere il cuore al caldo, anche in una nottata in macchina, anche in una casa da ricostruire. Che non siate soli, mai.
Coraggio.

e scusate la banalità del video...davvero ho i pensieri freezati O.O

25 maggio 2012

Voglia di..

Oggi è stata una giornata estiva. Io ho aperto la stagione dei vestitini. E sono anche arrivati i sandali che ho comprato su zalando. Edo ha perso il suo primo dentino. E lulú ha messo quei sandali con le margherite che hanno il suo stesso nome e le piacciono tanto. Poi ho corso, con soddisfazione facendo tante cose, nel mio vestitino verde salvia. E sono arrivata a fine giornata. E mentre i nani si addormentavano e scambiavo due chiacchiere con le mie amiche di twitter che ho tanto trascurato, ho pensato
Che
Ho voglia di camminare, veloce, con la musica nelle orecchie. A lungo. Fino a sentire i muscoli che lavorano e a vederli più definiti e gonfi a fine camminata, sulle gambe nude e che prendono colore al primo sole.
Ho voglia di accoccolarmi sulla mia favolosa sdraio di legno, la sera in giardino, con il profumo del prato e del rincosperma che mi circonda, le luci accese e un buon libro sulle ginocchia rannicchiate, e perdermi un po' tra le pagine, in una storia che non è la mia e che mi trascina via per un po'. Con un bicchiere di coca cola e limone in mano.
Ho voglia del profumo bollente di una doccia di fine giornata con tutto il rituale completo, olii, creme, massaggi e coccole, profumi avvolti in un accappatoio leggero e lasciati assorbire dalla pelle stesa sul divano guardando un bel film con l'aria fresca della sera che si infila dalla finestra.
Ho voglia di un lungo pranzo negli spicchi d'ombra sotto l'ombrellone, tra il fumo del barbecue e il profumo della carne appena scottata.delle chiacchiere degli amici sotto all'ulivo e del vociare a troppi decibel di uno sciame i bambini gongolanti al sole.
Ho voglia della fuitina per il pranzo al mare, nello stabilimento in voga, con la musica e mille chiacchiere o in quello isolato e solitario, solo noi, per mangiare mano nella mano.
Ho voglia delle uscire serali, del profumo di roma d'estate, dell'aria di Trastevere e delle sue piccole viuzze, di quella magia che solo la mia città eterna mi regala in estate.
Ho voglia delle partenze, con la lotta con una valigia sempre troppo piccola, e degli arrivi in posti nuovi che piano pani cambiano forma per diventare un po' più tuoi, sempre più conosciuti e familiari.
Ho voglia delle colazioni in giardino con i musi assonnati e l'aria fresca che vuole svegliarti per forza, anche se tu saresti restata ancora nel letto.
Ho voglia che inizi l'estate e che inizi veloce, energica e decisa.
E poi voglio il tempo per tutto questo, che arrivi veloce e che passi lentamente.

21 maggio 2012

E' il LULUMPLEANNO : auguri e dintorni

Oggi è il compleanno della mia bambina.
Ecco.Lei compie 4 anni. Lei ha sorrisi incredibili per la vita, che sia un animatore che fa le facce strane o un nonno assonnato o un padre distratto o il compagno peloso della mamma o la nonna ansiosa o il fratellino arrabbiato o un signore che la saluta dal finestrino, grande o piccolo, maschio o femmina. Lei è nata sorridendo. E io sento fortissimo il desiderio e l'urgenza di proteggerla. Di proteggere i suoi sorrisi e la sua curiosità. La sua voglia incredibile di andare incontro al mondo, senza paura. 
E' stato un fine settimana terribile. Casualmente a ridosso del suo compleanno la mia nanetta si è trovata più o meno in mezzo a tante emozioni strane e pericolose per la sua gioiosa spensieratezza. Venerdì sera mi ha supplicata in lacrime di non lasciarla dalla nonna paterna (il papà non era tornato). Io non sapevo che fare. Ero sola. Il mio ex mi ha detto lasciala poi si calma. io non sapevo che fare. Ho chiesto aiuto alla mia ex suocera che invece, piccola e vigliacca quale è, ha sfruttato al situazione per lasciar trasparire in modo più o meno esplicito il suo livore verso di me, brutta stronza che ha lasciato il figlio e donna poco seria che si è rifatta una vita e guarda cosa hai fatto a questi bambini è colpa tua. Così la piccola lulu si è trovata tra la sua mamma e la sua nonna che discutevano, e ha protetto la mamma, mi ha messo una mano sulla spalla e mi ha detto "vai mamma, io non piango più, ciao". A 4 anni la mia bambina ha dovuto fare quello che un adulto non ha saputo: proteggere se stessa. 
E questo non doveva succedere. Perchè non è lei che dovrebbe preoccuparsi di consolare un adulto, o di aiutare certe scelte.
Poi è arrivato il sabato. Come un macigno. Brindisi. L'idea di una ragazzina che muore in un posto sicuro. In un momento della sua vita, in circostanze in cui queste brutture non dovrebbero entrare MAI. Sono mondi che dovrebbero restare distinti. Quelli dell'innocenza, della gioia, della speranza, e quelli della disillusione, della responsabilità, della paura. La rabbia che provo di fronte a quello che è successo è indicibile. e non so se è dovuta al fatto che sono madre, forse si. Perchè ci penso alla mia bambina. ai suoi sorrisi. A quelli che vanno protetti. oggi come tra 12 anni, quando andrà in una scuola con le sue amiche chiacchierando di cose da 16enni come Melissa. E non si fa di tutta l'erba un fascio, lo so. Ma è questo che sta succedendo? Che la speranza viene tolta a chi non dovrebbe perderla mai? che il mondo delle brutture degli adulti collide con quello colorato dei ragazzini e dei bambini? 
E così ieri, quando poi sono arrivate anche le immagini terribili del terremoto, e di nuovo ho pensato a quelle famiglie, a chi ha dormito con i propri figli nel lettone e le scarpe e lo zaino pronti sulla porta per correre via, io ho festegiato la mia bambina. Con un clown che intrattiene i bambini negli ospedali. Percè forse la ricetta contro le brutture è di coltivarla quella speranza, di proteggere quei sorrisi, qualunque sia la minaccia e da ogni parte arrivi.
Forse questo è il post della banalità, ma io non riesco a pensare altre parole da tre giorni, e l'unico pensiero nelle dissonanze di questa recente vita, tra il fischietto della festa e i messaggi su twitter delle mie amiche spaventate, tra palloncini colorati e immagini di famiglie dilaniate, è stato questo. Resistiamo. Proteggiamo il bello dal brutto, sempre.
E io proteggo i miei bambini e il loro sorriso, da tutte le persone e le cose che vogliono rubarlo.


Questa canzone ha un passaggio che mi mette i brividi, perchè dentro c'è tutto l'essere di una madre. ha risuonato dentro di me in tutti questi giorni, col pensiero a chi ha visto il corpo dilaniato di una figlia rubata alla vita, a chi ha corso per salvare un figlio, a chi è rimasto pronto con occhio vigile. 


17 maggio 2012

Il mondo è bello perchè è VARIO

Allora, l'argomento è delicato MA io ho le idee piuttosto chiare. Perchè si sa, amo la libertà. Ad ogni livello e in tutte le sue espressioni. Senza nuocere al prossimo, certo. E allora? ogi è la giornata mondiale contro l'omofobia. Cazzo c'è bisono di farci una iornata mondiale per dire che quello che fai nel tuo letto con chi e come sono emeriti cazzi tuoi che non possono e non devono influenzare alcun giudizio sulla tua vita, il tuo essere e il tuo divenire FUORI dal tuo letto? si, ce n'è. Che amarezza. Io che vi devo dire? Come ogni donna moderna ceh si rispetti e che è cresciuta con Sex and the City amo gli omosessuali, ahaha bello stereotipo, praticamenet identico e opposto a quello di chi li odia. O di chi si mi piacciono ma devono stare a casa loro. Meglio che non si capisca. E' fastidioso che debbano così ostentare le loro tendenze sessuali, scusa noi etero mica lo facciamo! (disse la ragzzetta con la gonna girofica e la scollatura all'ombelico sbattendo le ciglia e i kili di mascara) Insomma. Io conosco degli omosessuali. uomini e donne. E anche dei bisessuali che ancora non hanno capito tra i due litiganti chi gode. Cioè io conosco delle persone. Voglio loro bene. Mi piace parlarci. Mi piace ascoltarle. Mi piace leggerle. Poi so che sono omosessuali, e quindi?? Si capisce certo. Perchè hanno una visione del mondo ceh è diversa. Secondo me che è d'INSIEME. Che non è banalmente schierata ma racchiude un pò dell'uno e un pò dell'altro. Come ha detto il favoloso thequeenfather qui è il lilla. E io trovo che sia fantastico. Una ricchezza. Perchè più siamo meglio è. Più diversi siamo e meglio è. e sai sennò che noia. E tutto il chiacchiericcio, e la paura, e lo snobismo....Dio che noia. CHE NOIA! Sono più divertenti loro con noi che noi con loro, con imbarazzi da vedove di paese e battute da stadio. E a me da proprio fastidio tutto ciò (s'era capito?). Il perbenismo fasullo del non dire apertamente..."il coinquilino di P"...eeehhhhhh????? Compagno, compagno!!! eh ma non chiedono, sono piccole, io non dico. Argomento non affrontato. Gay non pervenuto. Io a mio figlio l'ho detto a tre anni. "mamma ma i maschi si devono sposare per forza con una femmina??? " No! Vedi edo ognuno è diverso e ci sono tante possibilità. Se vorrai ti sposerai, ma potrai decidere di non farlo. Quando troverai una persona che ti piace magari vorrai continuare a vivere per i fatti tuoi. E potrebbe essere che quella persona sia una femmina o no. Ad alcuni maschi piacciono i maschi e ad alcune femmine piacciono le femmine. "Ecco perchè a me piace Francesco! Le femmine proprio non le sopporto!" Inutile dirvi che mi sia  a lungo interrogata su questa affermazione, nonostante fosse una banale esternazione di un bambino di 3 anni non per forza indicativa delle sue tendenze sessuali. E io ho pensato che non me ne fregava granchè. L'ho sempre detto che non avevo pregiudizi. Ma quando poi le cose ti succedono non è detto che tu reagisca come avevi pensato sulla carta. Invece si. Però. C'è un PERO'. ed è che io ho pensato "povero te figlio mio, avrai vita difficile" Ed è la verità. e mi fa rodere. Che questa giornata mondiale contro l'omofobia ci vuole sul serio. Che non siamo capaci noi di aprire il cervello. di spaziare. non tutti, ahimè.
E così concludo con questa bella frase:
la mente è come un paracadute. se non è aperta non serve a nulla.
Meditate gente..



16 maggio 2012

L'indispensabilità

È un male? Ne siamo davvero convinte? Così come del fatto che sia tutta colpa del maschio di turno che è assente, non interessato, menefreghista? No perchè io ira sono per l'nesina volta in fila per una visita medica/incontro con specialista per i nani. E un po' mi rode del fatto che sembra sempre che sia solo un mio problema. Certo lo so, secosì non fosse stato lui sarebbe stato diverso e chissà saremmo ancora sposati. Ma poi mi chiedo: mi fiderei? Se ci fosse lui qui a incontrare la dottoressa io mo' fiderei? Di quello che capirebbe, di quello che eventualmente chiederebbe, mi fiderei? Probabilmente no, sono onesta. Sicuramente no. E certo il mio ex ha tutta Una serie di caratteristiche che lo rendono altamente inaffidabile, diciamocelo. La distrazione è il suo stile di vita e la scena di lui che si mette una mano alla fronte dicendo 'cazzo!' perchè ha dimenticato qualcosa è davvero molto molto comune, fidatevi. Parliamo delle 4,5 volte al giorno come minimo storico. Da cui la mia sfiducia, che appare motivata. In passato credetemi ho tentato di non essere accentratrice e la ciarli spazio per essere padre/marito/partecipe. E ha lasciato i figli senza cena per esempio, evarie altre che non ha senso raccontare. Ma comunque la mia provocatoria riflessione è: questi padri ci sono o ce li facciamo noi? Saremo anche noi spesso incapaci di lasciate spazio? Di dividere davvero l'essere genitori? Di rinunciare al ruolo di supermamma indispensabile e irrinunciabile che se non ci siamo noi tutto va a rotoli? O a volte non è quel pensiero zuccherino che ci teniamo per alleggerire tutti i sensi di colpa che ci divorano se anche solo ci allontaniamo per dieci minuti? O per dar senso alle nostre rinunce? Ma se invece noi semplicemente non ci preoccupassimo di essere persone e genitori insieme? Forse e spero il mio discorso sembrerà antiquato e fuori posto a molte di voi che magari hanno accanto uomini presenti e affidabili, io questo lo sto imparando nella mia seconda vita. A non essere sempre la migliore su tutto. Prima era onestamente improponibile ( e ahimé lo è ancora obbligandomi a continue corse per mettere rattoppi qua e la alla gestione paterna) . Ma ci sono ancora uomini ( mica l'unico l'avrò pescato io nel mucchio, eeehhhh????? O.o) che ci rendono facile essere indispensabile, e ci sono ancora donne che trovano in quell'indispensabilità croce e delizia.

14 maggio 2012

#soncose

Che poi uno latita, perchè viene rapito dalla vita. Non per forza bella, non per forza brutta. Semplicemente ti ritrovi ancora una volta a vivere a duecento all'ora, senza il tempo di un caffè sorseggiato con calma. E nei rari momenti di vuoto sei rapita da pensieri che ti trascini dietro come un'ombra mentre ancora corri tra le mille cose che hai lasciato di lato. Non importa se sei in un'altra città. Se quelle vie non sono tue e la routine dovrebbe esserne spezzata. Sei sempre in quel vortice di doveri, apparenza, sostanza. Tra volti conosciuti sempre meno. Per fortuna un amico arriva a rapirti, e quei dieci minuti con chi sa toccare le giuste corde e tirarti fuori un sorriso caldo ne valgono cento. E questa volta sembra che tutto quel fumo di grandi cervelli ti tocchi meno. Le corde giuste non le hai esposte ancora. E chissa se ne avrai la voglia. O il tempo. Che ora sembra ci sia altro. Altro a cui pensare. Altro da vivere. Altro da sistemare. Vaglielo a spiegare. A chi ti vuole ancora entusiasta e temeraria. Cosa vuoi che ne sappiano loro. Di un'idea passata di corsa e appuntata tra formule e nuove scoperte. Che poi le idee ci sanno stare tutte insieme, stipate in un foglio, tra una riga e l'altra. Poi torni alla tua vita, intesa come quella normale, ma è come se tutto fosse fermo o andasse talmente in fretta che fai fatica a recuperare. E c'è il momento di quella passione violenta che ti toglie il respiro, quello del collo caldo dei tuoi figli, delle parole sussurrate, delle braccia al collo. Sei tornata? E il tempo è dalla tua parte? Chissà...arrivano le ore nuove e scivolano una dopo l'altra ancora tra le tue dita. La tua amica e poche parole da dire, quell'ambiente cosí alieno e di nuovo quei sorrisi che ti obbligano ad avere quando non capisci proprio cosa cazzo ci possa essere da ridere nella tua di posizione. Sono ottimista, ci credo. Sono sempre ottimista? Ci credo ancora? Un nuovo colore sulla mano grande e mille sulla piccola, il gusto. Di una finta libertà di potere, ma è il momento, adesso. E chissenefrega se è poco maturo, io lo vivo. Almeno un po'. E cazzo non c'è neanche una foto, un secondo per uno scatto, e ora dove andranno tutti questi momenti mai fermati? Volati... No. Arriva . Una sera. Questa sera. Che sono giorni. E giorni. Che hai parole nella testa per riempire spazi bianchi. E anche per loro neanche uno scatto. Ma basta poco. Questo poco. L'acqua bollente della doccia. Il caldo menta di un olio che ti gratta la pelle. Il vapore dei capelli tra i soffi caldi di aria. Il viso pulito. Un corpo asciutto che ti costa fatica ma poi ti piace. Lenzuola di lino. Una nota agrumata di quell'olio che chiamano oro. L'attesa. Una pagina bianca e finalmente tu. Cinque minuti. Dieci minuti. La mente qui e non altrove. Ascolta... Eccola Cecilia, con i rumori che sono pensieri, un secondo melodici e quello dopo stridori. E queste qui, come si dice li dalke parti dell'uccellino blu, #soncose.
Buonanotte a tutti, che magari domani... Ci si risente.
sweet disposition by temper trap

2 maggio 2012

SI, Lei. E'. Mia Figlia

Non basterebbero un milione di posts per descrivere la vulcanica Ludovica, nana di 104 cm circa, quasi 4enne. Nata con 2 settimane di anticipo. foto autentiche la ritraggono sbellicarsi dalle risate al giorno nr 2 di vita. Dopo 6 mesi di totale adattamento a qualsivoglia condizione (dormiva beata in un ovetto lasciato sotto ad un plasma che trasmetteva la partita in un salone popolato di soli maschi tifosi) è esplosa in tutto il suo splendore. Esplosa è il termine più corretto. Chi mi segue un pò la conosce perchè qua e là racconto di questa piccola donnina che mi ha stregata. Che è contagiosa con la sua vitalità. Che nove volte su dieci alla fine fa un sorrisone e passa tutto. E conquista tutti. E che è femmina, terribilmente. E a me, che penso di aprire una rubrica fashion, che uno dei complimenti che più spesso mi fanno è che sono "femmina", a me questa cosa di lei fa impazzire. Così per esempio l'altro giorno mentre i maschietti (lui e Edo) se ne stavano al cine, io e lei abbiamo folleggiato per negozi. Tipo che le ho regalato il cubo di bagnoschiuma monodose di Sephora

 (lo avete visto? è strepitoso!!) così la sera lei si fa il bagno profumato, una di quelle che lei chiama "le cose da femmina" e che ama fare, le coccole insomma.  E da Sephora mi ha anche aiutata a scegliere qualche smalto nuovo, che sapete come è, c'è sempre quel punto di rosso che proprio ti manca....
Poi l'ho portata da Accessorize , e chevelodicoafà, in mezzo a mollette/braccialetti/piumine e brillantini


..vi dico solo che ha tel il papà e lei: no fscusa papà ma ora fsiamo in un negossio solo per femmine, nn ti pofso pallare... :D
Insomma lei era il ritratto della felicità, che in questo momento un pò delicato in cui mi sta attaccata tipo mitile sullo scoglio, non è cosa da poco.
E ne avrei da raccontarvene per ore e ore, e io poi mi diverto, uh quanto mi diverto (ora le ho promesso il profumino solido dell'erbolario all'acqua di more

...non lo conoscete? provatelo, è buonissimo e secondo me per una bambina è delicato e quindi utilizzabile senza esagerare)
ma a conclusione di questa bella passegiata, vi voglio soprattutto raccontare questo aneddoto.
Colazione del giorno dopo. Si gioca a cercare le canzoni su youtube, cose tipo metti la canottiera, la macchina del capo etc... poi lei candida mi guarad e: Telo mamma, Telo!!! io :cheeee??? E Lui (cheniente io lo amo anche per questo è una specie di juke box vivente e vive di musica) vai vai metti Michel telo... e vabbè.
E quindi è uscito questo. E lei sa le parole. "delisia, delisia" ora ho capito che cavolo di canzone era...
Adesso ci sono due aspetti della vicenda:
1. perchè io madre giovane per definiizone e donna modernissssima non sapevo chi cazzo è sto Michel telò??? Come mi è potuto sfuggire???
2. forse mia figlia è un pò troppo precoce...dite che devo invertire la tendenza e passare ad un'educazione di libri, musica classica, capelli corti e gonne sotto al ginocchio??? O.o


PostPost che dite? la apro sta rubrica fashion??? uffffffffffffffffffffffffffffffffff ;P

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