8 agosto 2012

L'avventura più grande

La mia amica E è in travaglio. Ora. A 680 km di distanza lei sta diventando mamma. Lei che ha ancora certezze su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Sul fatto che ci sia UN modo per fare alcune cose. Che ci sono delle regole che vanno rispettate sopra tutto. Lei che è stata la mia testimone di nozze e che ha vissuto malissimo la mia separazione. Lei diventa mamma. e mentre sono qui, in un paesino in mezzo ai monti con un'altra amica, quella del cuore per intenderci, penso a cosa vorrei dirle e augurarle. Ed è che alla fine, nonostante io sia spesso e volentieri impegnata a difendere il diritto di non essere solo mamma, essere mamma è un'avventura grande, unica, imparagonabile. Diventare mamma è un'occasione. Quella di misurarti oltre te stessa. Di scoprirti. Di superarti. Di costruirti. Perchè la verità è che quando diventi mamma non sei più sola e non puoi più raccontati storie. Ti ritrovi nuda di fronte a un essere che ha bisogno di te, alle tue incapacità, a dei ritmi nuovi e diversi, a esigenze nuove e allora devi scoprire e inventare. Devi scavare per trovare ogni volta una nuova soluzione che non è giusta o sbagliata in assoluto ma solo per te e per tuo figlio. Scopri che il mondo è vario, e che ci sono infinite soluzioni, ognuna giusta a modo suo. E questo ti rende davvero forte. E capace di essere mamma, imperfetta e unica. Perchè la verità è che quando diventi mamma scopri che sei imperfetta e questo si che da i superpoteri, quelli che solo una mamma. Che è quell'imperfezione e la coscienza di averla che ti rende capace di modificarti e plasmarti su e con tuo figlio. Di conoscere i suoi e i tuoi errori e perdonarli per andare avanti un pó più saggi e un pó più grandi. Di scrollarti di dosso dogmi e certezze che solo chi non si sente arrivato conserva la curiosita di cercare e scoprire, e non smette mai di trovare. E allora amica mia in bocca al lupo, a te e al tuo cucciolo nella vostra fantastica avventura

1 agosto 2012

Quando l'estate

Quando ti svegli la mattina presto per il troppo caldo. Che il sole non è ancora alto ma l'aria è densa. E allora cammini silenziosamente per una casa che ti ospita pur non essendo completamente tua. Tra respiri pesanti che sanno di sogni. E luce che filtra ancora timida. E ti fermi come un ospite che non vuole disturbare e li guardi. Da lontano. Uno per uno. Piedini abbronzati che lasciano intravedere una pianta molti toni più chiara. Mani socchiuse in pugni che sembrano ancora delicati e leggeri. Capelli arruffati in boccoli su nuche umide di quel profumo che solo un bambino. E quelle bocche imbronciate che sbuffano aria calda e sogni. E braccia più forti che solo a guardarle ti senti sicura. Un corpo che sembra fatto apposta perchè tu possa incastrati in ogni angolo, come due ingranaggi. E pensi che questa è l'estate. E che hai fatto tanta fatica per arrivare qui. Tra strette di denti e stanchezze. Tra mille vorrei ma non posso che il tempo non basta mai e qualche volta le forze neanche. Ma adesso. In questo momento. Che senti quel filo d'aria ancora fresca che ti sfiora la pelle. E la vedi la tua vita felice che ancora sonnecchia. Adesso è solo il momento di sorridere e sentirti a casa, ovunque sei.

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