25 ottobre 2013

la merendina non è il male : #missionemerenda alla ferrero



Penso
che i pregiudizi siano una brutta bestia.
Così come l'ignoranza.
Che spesso avere un'informazione in più, da fonte certa, possa fare la differenza.
Che troppo spesso si parla per sentito dire.
manchiamo di vera capacità critica.
Quella per cui sappiamo spogliarci di un'idea preconcetta per ascoltare, osservare, scoprire
come se fosse la prima volta.
E poi mettere tutto insieme e formulare un'opinione
la nostra.
col senno di poi, si dice.

E così parliamo di merendine.
di ingredienti.
del famigerato olio di palma.

Nell'ambito del progetto merendineitaliane.it ho partecipato alla #missionemerenda allo stabilimento della Ferrero di Balvano, insieme ad altre mamme blogger : Alessandra, Flavia, Federica, Laura, Anna,Simona, Diletta, Barbara

Perchè lo avevamo chiesto noi, scettiche quanto basta nel ritenere una merendina una sana alternativa alla torta della nonna (anche della mamma si, ma sapete che non è il mio caso!)
E il nostro desiderio, in un'ottica di dialogo e confronto, è stato esaudito.
Allo stabilimento di Balvano si fanno i prodotti da forno della Ferrero.
Le kinder brioss, ad esempio.
Che sono prodotte solo con ingredienti naturali.
che in fase di lievitazione hanno la stessa identica faccia della pasta della torta della nonna.
e lo stesso profumo.
E appena sfornate lo stesso sapore (si è vero, fidatevi)
Che lievitano per 6 ore,
e poi sono cotte in forni a diverse temperature,
e raffreddate, farcite e confezionate.
Sotto un attento controllo di qualità, perchè sfatiamo questo folle pregiudizio: la produzione industriale e massiva ha dei controlli di qualità di livello molto molto alto, e dovrebbero costituire garanzia piuttosto che invece fonte di dubbio.

Ora, l'aspetto umano: l'aria che si respira è familiare, con persone che vivono quella fabbrica come un pezzetto di sè, e ci tengono proprio che le merendine siano fatte bene. E stanno attenti agli sprechi, gli scarti non si buttano. Ed è stata una giornata piacevole,con persone piacevoli, catapultata in una realtà che sembrava di altri tempi pensando ai ritmi frenetici della mia amata Roma.

Ma poi passiamo all'aspetto pratico, alla sostanza.

la Ferrero non usa additivi chimici, ma solo ingredienti naturali: latte, uova pastorizzate, zucchero (senzaltro troppo ma esiste un progetto di riduzione graduale della quantità di zucchero in questi prodotti, quindi speriamo nel meglio), lievito e olio di palma non idrogenato e sostenibile.

Le merendine sono garantite per soli 4 mesi dalla data di produzione (indicata sulla confezione) perchè l'unica garanzia di conservazione è data dall'atmosfera di aria microfiltrata e dal materiale dell'involucro.

La merendina, in questo caso, non è il male.

e siccome lo so che alla parola olio di palma molti di voi avranno sgranato gli occhi, ecco qui: pane per i vostri denti:

Plant Foods for Human Nutrition 1999, Volume 53, Issue 3, pp 209-222
Plant Foods for Human Nutrition 2002, Volume 57, Issue 3-4, pp 319-341
J Hum Ecol, 26(3): 197-203 (2009)

da cui cito:
"In the past, palm oil was attacked as “saturated” since it contains 44% palmitic acid and 5% stearic acid,
and thereby allegedly raises blood cholesterol and increases the risk of cardiovascular disease.
However, a sizeable and growing body of scientific evidence indicates that palm oil’s effect on blood
cholesterol is relatively neutral when compared to other fats and oils. Palm oil raises plasma
cholesterol only when an excess of dietary cholesterol is presented in the diet. Palm oil stimulates
the synthesis of protective HDL cholesterol and removal of harmful LDL cholesterol. Palm oil is
rich in vitamin E, (particularly tocotrienols), which appear to reduce serum cholesterol concentrations
and has potent anti-oxidant effects."

leggete, fonti attendibili, di riviste scientifiche che revisionano l'impatto dell'olio di palma sulla salute umana... leggete con cura, perchè addirittura potreste scoprire che ha degli effetti positivi!

PS Questo post è stato scritto dalla scienziata che è in me, imprescindibile parte di Cecilia, che sta anche studiando da nutrizionista, e che ama che le cose vengano dette con cognizione di causa.
Forse sono in fase polemica con l'opinione pubblica, lo ammetto...vogliatemi bene lo stesso.

PPS Anche mamma Cecilia che va sempre per uno e non ha mai il tempo di fare torte è assai grata di aver scoperto che non ucciderà nessuno dei suoi figli a suon di merendine, anche perchè sa bene che ciò che conta è anche la quantità e la frequenza... (messaggio subliminale: la varietà in qualsiasi dieta è IL BENE)

PPS Cecilia la solita poi si è divertita un sacco in questa bella gita in cui si è persa per i luuuuunghi corridoi dell'albergo, non è riuscita ad aprire la camera con al chiave elettronica per svariate volte, ha mangiato come un bue apprezzando le specialità lucane in un'osteria d'altri tempi, ha fatto un sacco di domande ad rompicoglioni ai tipi della Ferrero, ha fatto bisboccia con la bella Laura, ha odiato ma poi fatto pace con i numerosissimi specchi del suddetto albergo, desiderato che l'autista trovasse velocemente la strada, e pensato che sarebbe volentieri tornata in Basilicata con un navigatore satellitare.

Cheers 






9 commenti:

  1. Ciao,
    vi hanno anche detto che per coltivare la palma da olio si distruggono le foreste primarie? Che ormai l'olio di palma c'è inognidove e quindi la quantità di grassi saturi assimilata è incontrollabile? Che ogni volta che qualche produttore di merendine prova a dire che sono sane l'Authority li da multe di grande entità? Che lo zucchero raffinato fa male e che questa tipologia di prodotti alimentari sono in gran parte la causa primaria (assieme alla tanto amata coca cola) dell'aumento del diabete da insulina?
    La bufala poi che esiste dell'olio di palma sostenibile... è olio di palma di coltivazioni che sono state (in passato) impiantate li dove c'era foresta primaria e che, invece che restituire all'area la foresta, vengono spacciate per sostenibili. Vi han detto anche questo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao robji, loro tutte queste cose non c'è le hanno dette. E neanche le altre, onestamente. Mi sono informata io. E ho anche trovato pubblicazioni su riviste internazionali riguardo ai nuovi progetti eco sostenibili di piantagioni di olio di palma. So che nel trattato della Ferrero si parlava del fatto che loro usano olio da piantagioni eco sostenibili. Per ciò che riguarda le restanti problematiche non credo personalmente diano da imputare a chi produce merendine ma al fatto che facciamo un utilizzo poco consapevole di quantità e varietà di cibi che risultano nocivi non tanto di per se ma proprio per via del tipo di consumo. Ossia: non è la merendina a far male, ma se un bambino ne mangia più di una al giorno tutti i giorni va da se che ingerita un eccesso di zuccheri e grassi. E questo vale per tutto, come ho scritto la varietà e alla base di una buona dieta. Lo zucchero stesso non è il male, e non credo che lo zucchero di canna sia così più grezzo di quello bianco...è più dannoso il fruttosio! Ti assicuro che i dolcificanti presenti negli alimenti senza zucchero sono ben peggio degli zuccheri, che per bambini (e adulti) che hanno un'alimentazione equilibrata e una vita attiva non sono affatto malvagi!!

      Elimina
    2. Chi produce merendine non ha colpe nell'abuso? Ne sei certa? A cosa servono allora queste gite pagate? Tutta la pubblicità che fanno? A cosa serve il messaggio che sono sane e giuste? Che quasi dovremmo ringraziarli perché producono oli poco sani in maniera sostenibile (per chi? Anche etica? Quanto pagano i lavoratori? Che diritti gli riconoscono?)?
      Se un abuso c'è, è anche perché è spinto dalla pubblicità palese e a quella non palese (vedi il sito che citi con annessa pletora di esperti stipendiati da loro e che di certo non sono super partes).
      Lo zucchero di canna integrale NON è uguale allo zucchero raffinato perché ha fibre che abbassano l'indice glicemico, ha sali minerali, proteine etc etc.
      Forse sei meno consapevole e informata di quello che pensi.

      Elimina
    3. Caro/a Robji,
      nonostante questo blog non abbia assolutamente la pretesa di essere un luogo di dibattito, ti rispondo molto volentieri, perchè ahimè come membro della comunità scientifica italiana patisco moltissimo la totale mancanza di dialogo tra qualsivoglia movimento di massa coinvolgente l'opinione pubblica su fatti scientifici e la comunità scientifica vera. Quindi, in ordine: la questione dell'olio di palma (che è assolutamente fuori dalle mie competenze per quanto riguarda la parte ecologica) da quello che ho letto è oggi ancora ampiamente dibattuta. sono d'accordo con te sull'osservare che l'impatto iniziale nell'uso massivo di questo materiale (come è anche per la soia o per il riso tanto per citarne un paio) sia stato disastroso dal punto di vista ambientale. Trovo altresì positivo che esista un progetto di ecosostenibilità a riguardo a cui alcune compagnie decidano di aderire. A riguardo ti cito una review del gruppo di cell ormai datata (2008 Trends in Ecology and Evolution Vol.23 No.10) che annovera proprio questo tipo di approccio come possibile soluzione all'impatto della massiva deforestazione sulla biodiversità. In conclusione non giustifico assolutamente l'atteggiamento incosciente passato nè in questo campo nè in alcun altro con cui con eccessiva superficialità si adoperano scelte economicamente vantaggiose ma dannose per l'ambiente, ritengo però che l'adozione di politiche invece sensibili sia una strategia valida.
      Per ciò che riguarda invece lo zucchero di canna abbiamo evidentemente fonti diverse. Lo zucchero di canna è chimicamente identico allo zucchero di barbabietola (saccarosio), ossia stesso indice glicemico, stesse proprietà, stesse caratteristiche. Quello diverso è lo zucchero di canna integrale che essendo emno raffinato contien in sè altre sostanze, di cuyi alcune importanti per la salute (vitamina B, calcio, magnesio). tali sostanze sono però presenti in quantità minime, ciò vuol dire che affinchè un individuo tragga beneficio dall'utilizzo di questo zucchero dovrebbe assumerne una quantità così elevata da diventare poi nociva per la salute. Se ti va leggi qui http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/04/06/miti-culinari-5-le-virtu-dello-zucchero-di-canna/ Per quanto riguarda l'indice glicemico, questo è un valore che è importantissimo per individui che abbiano un'alterata risposta a livello insulinemico (sindrome metabolica, diabete, iperinsulinemia), che cioè non sono in grado di mantenere normali livelli di glucosio nel sangue in risposta all'assunzione di zuccheri (vari), così come in una dieta dimagrante soprattutto per persone obese. E' ovvio che in un individuo patologico o che debba seguire particolari prescrizioni alimentari la scala di valutazione del cibo buono o dannoso è totalmente alterata (per un diabetico la frutta può essere dannosa, per una persona sana ovviamente no). Ritengo quindi che valutare il valore dei cibi che noi o i nostri figli assumono (se sani) con approcci utilizzati in patologia non sia il giusto atteggiamento. Questo non vuol dire che ci si debba uccidere di merendine, olio di palma o zucchero, ma che in una dieta variata la presenza anche di queste cose non sia da considerare pericolosa.

      Elimina
    4. Ciao, forse tu sei appunto vittima di pregiudizi ma naturalmente non lo ammetteresti mai. Provo a risponderti io: le visite (di cui ovviamente si rimborsa viaggio e soggiorno e ci mancherebbe pure che le invitate debbano pagarselo) servono a rispondere alle domande delle persone scettiche come te, perché nell'era dei Social network queste aziende " brutte e cattive " stanno capendo che la pubblicità tradizionale e anche come tu noti i siti "istituzionali" non sono sufficienti, mentre serve dialogare direttamente con le persone; fa parte di questo dialogo fornire informazioni veritiere (che sono un diritto dei consumatori) sugli ingredienti utilizzati. Sui criteri con cui viene concessa una certificazione basta cercare e informarsi. Se hai le prove che le certificazioni siano imbrogli e nascondano abusi, trovale e indicacele.
      Nessuno ci ha detto che le merendine siano "sane", neanche sfornare a casa una torta al giorno e mangiarsela lo è; nessuno incoraggia a un consumo smodato di questi prodotti - allo stesso modo nessuno può ragionevolmente e scientificamente dimostrare che mangiarne una ogni tanto (due, tre alla settimana?) faccia male. Infine dire che chi produce un prodotto è responsabile del suo abuso è un'assurdità che non serve commentare.
      Se vuoi lasciare delle domande o dubbi specifici (se sono domande e dubbi sono più utili delle certezze) vieni sul mio sito e mi incaricherò di riportarle ai responsabili del progetto.

      Elimina
    5. Cara Flavia, dove ho mai scritto qualcosa in merito alle certificazioni? Se devi commentare un intervento, prenditi almeno la briga di leggerlo.
      Quanto al tuo laconico commento
      "Infine dire che chi produce un prodotto è responsabile del suo abuso è un'assurdità che non serve commentare." direi solo che sei talmente superficiale che non vale nemmeno la pena di rispondere.

      Elimina
  2. ps fa parte delle certificazioni di sostenibilità anche la responsabilità sociale d'impresa, ossia il trattamento dei lavoratori che mettevi in dubbio. Quindi rispondevo, sì, al tuo commento. Ma non mi aspettavo nulla di diverso da quello che confermi- stammi bene :)

    RispondiElimina

ShareThis