È tutto li. Nell'essere distinti e separati. Nel far si che a un certo punto uno vada da una parte e l'altro, appunto, dall'altra. Così mi sono ritrovata di nuovo sola, a combattere con le preoccupazioni di mamma, con la paura di non farcela e la consapevolezza che non puoi non farcela. Stringi i denti e vai avanti, inventi, improvvisi, ti ingegni. Raccogli ogni risorsa, anche la più nascosta, e vai. Arriverà la mattina, come diceva Edoardo ha da passà 'a nottata.
Dall'altra parte Lui combatte con i suoi problemi di figlio, per me un mondo lontano in verità. Forse per l'esigenza di non sperperare le energie, forse solo perchè ancora non mi riguarda così da vicino. Ma questo è.
E spontaneamente, senza polemica, mi sono ritirata nel mio angolino. Io e i miei figli. Io mamma tigre con i miei cuccioli. Come se ci fosse una linea sottile, che ci rende ancora due cose distinte, ognuna nel suo angolo da proteggere. Forse un giorno l'angolo sarà lo stesso. Oggi ancora no, oggi sono pur sempre una mamma sola di due nani, belli, dalle mille risorse ma faticosi e imprevedibili, e ancora mi rifugio nel pianto collettivo e consolatorio perchè chi l'ha detto che le mamme non devono piangere mai??
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