7 dicembre 2011

del perchè e del per come

vivi...cammini...corri...ti fermi. C'est la vie...eppure. Eppure poi qualcosa cambia, da un giorno all'altro, da un momento all'altro. Oggi un pensiero ha preso forma ma ieri ancora non c'era. Oggi questa cosa puoi farla, ieri non eri pronta. Mi muovo, sempre. Chi si ferma è perduto. La mia testa è una fabbrica di pensieri che non dorme mai, va a mille. A volte faccio fatica  a starle dietro. Ma questo è un bene. Ora c'è qualcosa che si muove, da un pò. Sta prendendo forma adesso. Nasce dall'insoddisfazione, dalla rabbia, dall'amore, dalla frustrazione, dall'ambizione, dalla speranza, dalla vita. Mi chiedo, cerco risposte. Non so dove sarò tra un anno, ad esempio. Davvero. Ho guardato i miei sogni prendere botte, e logorarsi fino a svanire. Li ho curati, rimessi in sesto. Sempre. Giorno dopo giorno. Stringendo i denti, non mollando. Da un pò guardo quelli di qualcun altro subire lo stesso trattamento. E siamo lì, insieme. Ci diamo la mano. Costruiamo. Abbiamo tirato su qualcosa di immenso da macerie di fallimenti e disillusioni. Persone nuove. Una coppia. Una famiglia. Allargata persino, ognuno col suo spazio, nel rispetto, nell'affetto. Un amore, grande. Guardo i miei figli crescere. Cerco un futuro per loro. Li educo cercando di costruire una base sicura di amore, affetto, sogni. Poi esco nel mondo e mi sento persa. Perchè tanto lavoro si infrange sull'indolenza di quello che c'è intorno. E sembra andare in mille pezzi e lasciare solo contorni sfumati. Forse non è più il momento di riempirli. Forse è il momento di trasportarli altrove, in un posto più sicuro. Dove il proteggere quello in cui credo non assuma i contorni di un capriccio. Forse è arrivata l'ora di riconoscere un terreno sterile e cercarne uno diverso per tutti questi semi. Io non lo so cosa succederà, ma vorrei essere certa che un'opportunità seria l'abbia avuta .

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