L'arte dell'attesa, quella per cui vale la pena, anche quando non lo penseresti.
Lo fa quando d'improvviso la guardo e mi accorgo che ha trovato il suo centro.
Dopo avermi stremata, prendendo molto più di quello che pensavo di poter dare. Disarmandomi ogni volta. Spingendo sempre una misura più in là.
E così mi rendo conto di quanto prezioso sia poterla guardare mentre cresce, misurando ogni centimetro di sè e di me, dello spazio necessario affinché entrambe esistiamo, calibrando il suo passo, combattuta e impaurita. Con l'occhio sempre rivolto a me, con il repentino passaggio dalla sfida alla richiesta disarmata.
E' come tra lei, i pattini, il ghiaccio, e me. Può sembrare talmente fragile da meritare la più meticolosa attenzione. Ma poi, al momento giusto, è semplicemente la cosa più naturale, semplice, scivola quasi via. Come una farfalla dal suo bozzolo, ogni volta con colori nuovi, eppure sempre lei, che con tanta pazienza riprende a tessere un nuovo bozzolo.
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