Ecco l'ho scritto. Tolleranza zero. Nel senso che ci sono dei momenti in cui ringhierei piuttosto che parlare. Perchè a volte davvero non se ne può più. Si...perchè ci sono situazioni in cui è vero, ci vuole comprensione, ci vuole una pacca sulla spalla, ci vuole empatia, ci vuole umanità. In cui si deve lasciar spazio alla nostra parte bambina. Altre che NO. Altre in cui "cazzo sei un adulto comportati come tale". In cui ci vorrebbe una grossa bastonata, e non tante paroline dolci. Quando? Non so se c'è una ricetta assoluta...ma io ho come un galleggiante interno. Dopo un certo livello non ne posso più. E quando mi trovo di fronte a chi vuole sempre e solo essere capito, coccolato e sollevato dai suoi problemi, a un certo punto mi rompo le palle. E divento dura, severa. Esce fuori il mio animo perfezionista che vuole tutto perfetto, performante, funzionante. O almeno che ci sia la capacità di prendersela la libertà di scelta, ma di essere coerenti a quella libertà. E non aspettarsi che ci sia sempre qualcuno a raccogliere i cocci. E a rimetterli insieme. Dopo che li abbiamo rotti con la nostra testardaggine. No, grazie.
Oppure quando c'è qualcuno che sta sempre lì a fare il bastian contrario. Che pure io ce l'ho avuta quella fase eh. a 18 anni ero una contestatrice rompipalle a tutti i costi. e va bene. e' sano... ma poi. Poi si dovrebbe trovare un equilibrio. Non rinunciare o abbassare la guardia, o rinunciare ai propri sogni. ASSOLUTAMENTE NO. Però vivere. Sorridere. Fregarsene di tanto in tanto. Lasciar spazio al resto. Altrimenti si diventa dei rompipalle. E soprattutto, si rompono le palle altrui. Quindi stasera mi sfogo così...magari vi sembrerò un'intollerante...e forse in fondo lo sono. Perchè la libertà è sacrosanta, ma anche quella di chi la pensa diversamente. E io, i catechizzatori delle masse non li sopporto più tanto...ecco.
PS Lo so che ho le mie incongruenze...in fondo già ve l'ho detto che sono bipolare :P
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